Dal nutrito panorama underground nostrano ecco emergere i senesi Merry Go Round che sembrano ispirarsi ai Gathering della ex Anneke van Giersbergen, una band che è passata un po’ come una meteora, nonostante gli ottimi consensi ricevuti. Ecco sembra proprio che i MGR vogliano riprendere in mano l’eredità lasciata da questa band e rielaborare il loro sound per traghettarlo nel nuovo millenio con un sound aggiornato coi tempi.

Ovviamente uno dei fattori peculiari del gruppo è la voce intensa e personale di Luisa Quaglia (Dead End Track), che si dimostra subito un’ottima interprete, piena di grinta e di passione, poi c’è il metal oscuro e vagamente settantiano messo in piedi dal resto della band composta da due chitarre più basso e batteria. “Comatose” pompa subito una scarica di energia allo stato puro, che si stempera nel progredire per un maggior intimismo molto lirico, poi il refrain riprende quota e mi vengono in mente vagamente anche gli Evanescence, non male, davvero un bel mix di sonorità. “This Is Me” parte melliflua, quasi liquida, per poi proporre un crescendo piuttosto intenso fino ad un mid tempo di buona fattura. Molto settantiana “Rust”, che presenta un chitarrismo classico costruito su interessanti intrecci ritmici prog. Molto più diretta e quasi Zeppeliniana “I’ll Tell You”, che però mi convince poco. Chiude la ballata vellutata “You’re Feeling Around”, Luisa anche in questa dimensione si dimostra abile padrona di casa.

Questi Merry Go Round sono una band da tenere d’occhio, perché questo loro disco è pieno di personalità e sono convinto che con un po’ più di mezzi potrebbero regalarci delle belle sorprese. GB

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