Rock Impressions

Marshall Law - Power Game MARSHALL LAW - Power Game
Damage Control / Angel Air
Distribuzione italiana: ?
Genere: Heavy Metal
Support: Lp 1992 - CD 2009

Fra le band nate nel momento sbagliato hanno un posto d’onore questi Marshall Law di Birmingham. Nati alla fine degli anni ’90 e autori di un power metal di fattura più che buona, ma che ormai stava riscuotendo un interesse di pubblico decrescente non sono mai riusciti a diventare dei big del genere. La band ufficialmente si sciolse dopo questo album, ma dopo qualche anno di stop riemerse dall’ombra ed ha da poco rilasciato un nuovo album, Razorhead, il quinto in studio della loro tormentata discografia.

Il riffing ultraclassico dell’iniziale “Chain of Youth” ci cala subito in un sound senza tempo, puro heavy metal, squarciato da un urlo del singer Andy Pyke, un’ugola perfetta, ideale crocevia fra Halford, Dee Snider con un pizzico di ruvidezza in più. Si ascolta ancora metallo compatto e penetrante anche nella seguente “Another Generation”, una vera prova di forza, prima della ballatona “No Justice”, che dosa bene melodia e mid tempos, ricca di pathos come tradizione vuole. “Searching For Paradise” apre con un arpeggio delicato, ma poi entra una sezione ritmica devastante, che macina tutto quello che incontra e inizia un inarrestabile headbanging, anche se il brano risulta un po’ ripetitivo. Migliore è il riffing molto aggressivo di “Naked Aggression”, uno dei brani migliori del disco, che non a caso è stato scelto per il singolo di lancio del disco. La versione singolo è presente come bonus track. La title track è la sesta traccia, un bel metallo teatrale di buon spessore, non sorprende che sia stata scelta per dare il titolo al disco. “Edge of the World” mantiene un certo livello, ma senza aggiungere. Buona “Psichodrama”, che come suggerisce il titolo ha un ottimo sense drammatico, metal oscuro. “Dead Zone” ha un buon senso melodico, altro esempio di buon power metal fatto col cuore. La conclusiva “Leviathan” sembra quasi voler sconfinare nel dilagante Death Metal, non è il territorio di questa band e si sente.

Se questa band fosse nata qualche anno prima sarebbe annoverata tra i grandi del genere, invece ha sofferto di essere arrivata un po’ tardi sui tempi. Oggi Power Game può tranquillamente essere guardato come un ottimo esempio di Metal ottantiano all’inglese ed essere riscoperto con la dovuta serenità. GB

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