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            I Christian metallers Mad Max da quando si sono riformati sono partiti 
            alla grande e con un entusiasmo encomiabile, folgorati dagli Stryper 
            hanno abbandonato la musica secolare e si sono votati alla musica 
            di ispirazione cristiana. La loro proposta “confessionale” 
            comunque non è troppo marcata durante i concerti e sono abbastanza 
            discreti, ma i testi delle loro canzoni sono abbastanza espliciti, 
            ma quello che colpisce è il loro sound corposo e accattivante, 
            proprio come del buon class metal melodico deve essere.
 Il nuovo album parte molto bene con l’anthemica “Family 
            of Rock” che propone un classico riffing dinamico ed esaltante, 
            niente di nuovo, ma in questo genere l’originalità non 
            è certo facile da trovare. “Little Princess” mi 
            ricorda anche certe cose dei Magnum (senza tastiere ovviamente) e 
            aggiunge un tocco di epicità al sound del gruppo. “Heaven 
            is…” è la classica ballad, letto il titolo detto 
            tutto, carina e niente più. “Someone Like You” 
            scimmiotta effetti molto cari agli Scorpions, in fondo in metal melodico 
            tedesco parte da li, comunque è un brano che dal vivo farà 
            cantare a squarciagola i fans. “Lluvia” è un mid 
            tempo dai toni drammatici, un brano dal sapore teatrale ci sta bene 
            e riporta ancora su contenuti dal sapore epico che mi ricordano i 
            Kingdom/Domain. Il metal più genuino torna a scorrere deciso 
            in “We Fight in White”, un inno dagli intenti mooolto 
            espliciti. “Change It” è un’altra ballad 
            elettrica vagamente epica, carina ma un po’ riempitiva. Anche 
            “Glorious Night” è piuttosto scontata. Anche con 
            “Too Wrong” siamo in ambiti troppo scontati e devo dire 
            che il finale di questo cd è davvero in calo, per fortuna la 
            conclusiva “War” rialza le sorti dell’album con 
            un brano nervoso, epico e cattivo.
 
 I Mad Max quando spingono su brani più elaborati ed epici mi 
            piacciono abbastanza, nei frangenti più melodici e easy listening 
            risultano invece piuttosto banali e scontati. In definitiva sono un 
            gruppo piacevole da ascoltare, hanno qualche buona idea e una buona 
            dose di classe. GB
 
 Altre recensioni: Night of the White Rock; 
            In White
 
 Interviste: 2007
 
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