Tony
MacAlpine è una garanzia per ogni amante della chitarra, penso
infatti che siano in pochi a non aver mai sentito il suo nome. Uscito
dalla scuderia del famigerato Mike Varney, il nostro dagli anni ottanta
ad oggi ha già prodotto una dignitosa serie di album dedicati
agli appassionati dei virtuosismi espressi con la sei corde e questa
raccolta ne celebra l’operato.
Dodici brani presi da sei suoi lavori a partire da Edge of Sanity
del 1985 da cui vengono estratte quattro traccie fino al più
recente Chromaticity del 2001 ed è una continua cascata di
note e di fraseggi eseguiti con una tecnica impressionante e un gusto
indiscutibile. Tony incanta il suo pubblico e lo porta in territori
impensabili e sorprendenti, il tutto con una naturalezza da fare rabbia.
Ma non solo perché al suo fianco ha se ha dei compagni di viaggio
che gli sono pari: Billy Sheehan, Tony Franklin, Mike Terrana, Steve
Smith e molti altri.
Il difetto maggiore è che l’album è una raccolta
senza sorprese, niente inediti o chicche per collezionisti, per cui
abbastanza inutile per i suoi fans di vecchia data. Ottimo invece
per chi vuole farsi una panoramica su questo artista. GB
Altre recensioni: Chromaticity; Violent
Machine; Live Insanity
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