Rock Impressions

Kotebel - Ouroboros KOTEBEL - Oroboros
Musea
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Prog
Support: CD
- 2009

È con grande piacere che torno ad occuparmi del ritorno discografico del progetto musicale del tastierista Carlos Plaza, perché ogni suo lavoro ha sempre saputo conquistare la mia curiosità e la voglia di approfondire, di saperne di più. Ricordo infatti molto bene anche l’intervista che abbiamo fatto, che toccava molti punti su cui mi sono fermato a riflettere. Questo nuovo album è l’evoluzione del cammino del gruppo e si presente subito in una veste grafica molto curata. Ma io comunque sono sempre stato attratto principalmente dai contenuti musicali, anche se non nego di provare una certa simpatia per i lavori ben curati.

Ouroboros manco a dirlo è un concept album e prende spunto da alcune creature mitologiche, che vengono descritte nelle loro caratteristiche simboliche nel booklet e poi sono raccontate da una musica fortemente visionaria e fantasiosa. Fondamentalmente si tratta di ottimo prog strumentale pieno di spunti, una fusione quasi perfetta di jazz, neo classica e rock, questo potrebbe anche chiudere il discorso, perché ogni altra parola rischia di diventare veramente superflua, i Kotebel con questo Ouroboros ci hanno consegnato un disco spettacolare, non certo immediato e in certi passaggi anche piuttosto difficile, non direi ostico, anche nei momenti più arditi, ma certamente si tratta di musica per palati molto esigenti. I singoli brani non possono essere descritti, sono troppe le idee espresse per poterle racchiudere in poche parole, si tratta di un rincorrersi continuo di temi musicali, di intrecci ritmici, di fughe di tastiere e di chitarra, che ad ogni nuovo ascolto regalano emozioni nuove.

Il cd contiene anche una bonus track, la versione live di “Mysticae Visiones”, uno dei brani più significativi composti da Plaza, che anche in questa occasione si è dimostrato essere musicista pieno di talento, sia esecutivo che compositivo. Non è facile oggi come oggi ascoltare del prog così impegnativo e al tempo stesso piacevole da ascoltare. Probabilmente questo non è un disco che passerà alla storia, ma di certo è un signor disco, uno dei migliori in campo prog di questi anni. GB

Altre recensioni: Mysticae Visiones; Fragments of Light; Omphalos

Interviste: 2006

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