Gli
Inkubus Sukkubus sono una formazione storica della rinascita del gothic,
una delle migliori e questa non è certo una novità,
come scontati sono i temi affrontati in questo CD.
Sembra quasi che il gruppo voglia sforzarsi di convincere gli indecisi
sulla bontà della loro filosofia pagana e satanista. Una specie
di "Cantico delle Creature" dedicato a satana, testi banali
come quelli di certi gruppi cristiani, e la musica direte voi? Preferirei
lasciar perdere, ma questa è pur sempre una recensione e qualcosa
devo dire.
Siouxie ant the Banshees facevano le stesse cose già alla fine
degli anni settanta, i ritmi gothic ballabili sono patrimonio acquisito
di decine di formazioni storiche e ritrovare la stessa identica formula
dopo più di vent'anni può piacere solo a dei nostalgici
miopi e incalliti.
L'album è piacevole, dodici brani che scorrono via velocemente,
anche troppo, e se fosse uscito nel '79 sarebbe un mega classico,
ma ha senso oggi? Forse sì, visto che spesso si assiste alla
rinascita dei più svariati generi musicali e che sono molti
più i cloni dei gruppi che riescono ad essere originali, d'altra
parte ha un suo fascino anche il recupero di certe atmosfere, purché
questo sia fatto con un briciolo di dignità e di personalità,
per favore! GB |