Rock diretto, o meglio, il miglior esempio di puro rock, senza fronzoli, tanto semplice quanto efficace, ballate taglienti che hanno il sapore di vita vera, musica universale buona per tutte le stagioni, che sembra uscita da centinaia di film, ma anche che sentiamo nostra, come una ideale colonna sonora delle nostre emozioni. Rock buono, suonato con grande maestria, York ogni tanto ci butta lì dei solos da brividi, che sembrano usciti per caso, ma non lo sono, Roe, che suona il contrabbasso con un groove strepitoso e poi Ian, con la sua voce calda, roca, ideale, che nonostante l’età si è affinata ed è oggi più bella ed evocativa che mai, quante emozioni davvero. Le versioni acustiche sono bellissime, proprio come deve essere il rock acustico, diretto ed essenziale, ma caldo e incisivo e ci sono riusciti alla grande, dai classici ai nuovi brani, su tutti mi piace notare che “When I’m President” è uno dei momenti più belli di tutto il concerto, non è da tutti proporre un pezzo così riuscito. Le pause sono brevissime e il concerto dura quasi due ore, ma di una tale intensità che si resta affascinati e non credo dipenda solo dall’età media della platea, che era abbastanza alta.