Rock Impressions

Brian Howe - Circus Bar BRIAN HOWE - Circus Bar
Frontiers
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Virtuoso / Heavy Metal
Support: CD
- 2010

A molti di voi, i più appassionati di Heavy Metal, il nome di Brian Howe non giungerà nuovo. Infatti la sua carriera si perde nei tempi, nel 1983 è stato anche il vocalist di Ted Nugent, uno dei chitarristi Heavy più in voga di quegli anni. Ma i nomi sono altri ed altisonanti, quelli con i quali ha avuto a che fare, uno su tutti i Bad Company, insomma un artista rodato e di esperienza.

Dopo “Tangled In Blue” (1997) e “Touch” del 2003, questo “Circus Bar” è il terzo suggello da solista e per realizzarlo si avvale di una band composta da Brooks Paschal, Dean Aicher, James Paul Wisner, Tyson Shipmann e Pat Travers alle chitarre, Miguel Gonzalez e Wayne Nelson al basso, Matt Brown alla batteria e di Luke Davids alle tastiere. Brani medio brevi per dare spazio all’immediatezza dei riff , tanto che il disco è composto da ben quattordici canzoni. La produzione sonora è più che discreta, a dimostrazione ancora una volta, se ce ne dovesse essere il bisogno di sottolinearlo, che la nostra Frontiers è oramai marchio di qualità garantito.

Sin dall’iniziale “I’m Back” si ha il piacere di imbattersi in quel Rock soffice e comunque di classe che è al confine con l’AOR. Questo è un genere che si guarda allo specchio, compiacendosi della propria bellezza, incurante degli anni che passano, perché sembra essere intaccabile dal tempo. Una musica narcisistica dunque e piena di fascino e sensualità, una caratteristica innata. Per fare questo si necessita di un ritornello quantomeno ruffiano, imprescindibile elemento del tutto e questo Brian Howe lo sa molto bene. Tanto Rock e molta carica in tutti i pezzi, ascoltate ad esempio “There’s This Girl” e constaterete tutto ciò che abbiamo trattato sino ad ora. Immancabile anche il frangente melodico stile ballata, acustico, quello che spezza l’ascolto, messo lì per fare una pausa emotiva, altro elemento immancabile del genere, qui con il nome di “Flying” e “Feelings”.
Un disco con canzoni da cantare a squarciagola assieme ad Howe, facili da memorizzare ed in alcuni casi anche da stadio.

“Circus Bar” è un disco di gran classe, questa la si ha o non la si ha e Howe stupisce per la qualità del songwriting. Un lavoro degno di nota e raccomandato a tutti gli estimatori del genere, anche ai nostalgici degli anni passati al confine fra gli anni ’80 e ’90. MS


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