Rock Impressions

Gudars Skymning - Morka Vatten GUDARS SKYMNING - Morka Vatten
Blood Rock / Black Widow
Distribuzione italiana: Black Widow
Genere: Hard Rock
Support: CD - 2010

Spesso quando penso al tipico sound hard rock dei primi anni ’70, mi vengono subito in mente i granitici Mountain di Leslie West e Felix Pappalardi, può sembrare strano, ma questo sound fa ancora breccia nel cuore di tanti musicisti, quindi non sono rimasto troppo sorpreso nel mettere le orecchie su questi ragazzoni nordici, che si rifanno apertamente all’hard rock viscerale dei giganti citati, ma fra le loro principali influenze citano anche Deep Purple, Black Sabbath e la scena svedese con Abramis Brama in testa. Questi quattro musicisti svedesi sono al primo album ufficiale, in precedenza ne avevano realizzato uno autoprodotto, cantano in svedese e il loro sound è un concentrato di heavy blues molto saturo.

Gli intenti sono chiari fin dagli accordi iniziali con la slide, ma subito l’atmosfera si riscalda e l’adrenalina inizia a scorrere copiosa, unico neo il cantato in lingua che non esce subito naturale e ci si deve fare un po’ l’orecchio. Molto calda la traccia successiva, in cui la band mostra tutta la sua abilità nel trattare la materia. Più caotica e psichedelica è la terza traccia (vi risparmio i titoli che sono anche difficili da trascrivere), ma meno incisiva. Si prosegue tornando ad un blues sporco e cattivo, più convenzionale ma di buona fattura, la band ha personalità e lo mette in mostra. Molto heavy è il quinto brano, anche se ha un bridge tranquillo, ma è solo un attimo, poi ripartono subito le belligeranze, con un ottimo lavoro delle due chitarre. La sesta track suona troppo di già sentito e pur essendo buona, è troppo derivativa, ma si riscatta nel finale. Molto carina la sette, con un giro ondeggiante molto ben fatto, bello in particolare il finale neoclassico. Ultraclassica è la ottava, con echi di UFO in testa. Poco significativa la nona, poi chiusura alla grande con la cover di “Never in My Life” un classico dei Mountain, che appaiono molto più che maestri per questi musicisti, che ne ripercorrono con devozione le sonorità.

Un disco denso di passione, maledettamente vintage o retrò se volete, ma fatto col cuore, come si usava fare una volta, quando le mode o i cliché non interessavano a nessuno e si faceva tutto per puro impeto, oggi invece tante band si accontentano di suonare stili prefabbricati da altri, ma non i Gudars Skymning, questi non saranno originali, ma almeno suonano la musica che amano e si sente, il che non è poco ne scontato. GB

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