L’axe
hero Steen viene dalla Danimarca e, soprattutto in patria, è
un session man molto richiesto. Night Vision Goggles è il suo
primo sforzo solista, vista poi l’etichetta con cui si presenta
non ci sono molti dubbi sulle sue caratteristiche, manco a dirlo è
un virtuoso dello strumento. Il territorio su cui ha scelto di muoversi
per presentarsi è quello della fusion con dodici traccie piuttosto
sperimentali, dove non disdegna l’impiego di moderne tecnologie
e vari synth.
In dodici traccie il nostro esprime una notevole varietà di
suoni e influenze, si va da una variazione su un tema di Greg Howe
(preso da “Jump”) nell’introduttiva “Timber”,
un classico metal venato di fusion, con alcune ritmiche un po’
troppo sintetiche. “The Worm” è nata al computer,
il nostro ha giocato a costruire dei ritmi su cui poi ha improvvisato,
il risultato è particolare. “Playground” è
classica fusion con ritmiche etniche. “Home Planet” flirta
con lo space rock, mentre in “Run” è Satriani ad
ispirare le ambizioni del nostro. “Bye” è una cover
di un brano anonimo che ha il sapore di una ninna nanna triste, Grøntved
ne propone una breve versione arpeggiata. Anche “Secret Lab”
è stata costruita su delle ritmiche create a computer e si
sente, anche se certe soluzioni sono senza dubbio intriganti. Grande
esercizio di tapping nella romantica “My Butterfly”. “Still
Here” mi è sembrata piuttosto riempitiva, anche se l’assolo
non è niente male. “Round and Around” da questo
punto in poi si alza il tasso tecnico, non quello compositivo, e troviamo
degli assoli costruiti in modo esemplare in un contesto poco attraente,
una fusion che deve essere molto divertente da suonare, ma non altrettanto
da ascoltare. In particolare “What Mango?” è davvero
articolata, un mambo indiavolato e poco ballabile. Chiusura col botto
con la slappata “Find the Pick”, non ci sono dubbi sulle
doti esecutive di questo axe man, ma su quelle compositive i dubbi
restano profondi.
Steen è senz’altro uno splendido chitarrista, davvero
molto abile con lo strumento e che sa come tirare fuori il meglio,
ma l’ho trovato carente da un punto di vista compositivo, essere
bravi a suonare non basta per attirare l’attenzione, occorre
qualcosa di più. GB
Sito Web
Per un assaggio: http://www.myspace.com/steengrontved |