Rock Impressions

Steen Grontved - Night Vision Goggles STEEN GRØNTVED - Night Vision Goggles
Lion Music
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Virtuoso
Support: CD 2007

L’axe hero Steen viene dalla Danimarca e, soprattutto in patria, è un session man molto richiesto. Night Vision Goggles è il suo primo sforzo solista, vista poi l’etichetta con cui si presenta non ci sono molti dubbi sulle sue caratteristiche, manco a dirlo è un virtuoso dello strumento. Il territorio su cui ha scelto di muoversi per presentarsi è quello della fusion con dodici traccie piuttosto sperimentali, dove non disdegna l’impiego di moderne tecnologie e vari synth.

In dodici traccie il nostro esprime una notevole varietà di suoni e influenze, si va da una variazione su un tema di Greg Howe (preso da “Jump”) nell’introduttiva “Timber”, un classico metal venato di fusion, con alcune ritmiche un po’ troppo sintetiche. “The Worm” è nata al computer, il nostro ha giocato a costruire dei ritmi su cui poi ha improvvisato, il risultato è particolare. “Playground” è classica fusion con ritmiche etniche. “Home Planet” flirta con lo space rock, mentre in “Run” è Satriani ad ispirare le ambizioni del nostro. “Bye” è una cover di un brano anonimo che ha il sapore di una ninna nanna triste, Grøntved ne propone una breve versione arpeggiata. Anche “Secret Lab” è stata costruita su delle ritmiche create a computer e si sente, anche se certe soluzioni sono senza dubbio intriganti. Grande esercizio di tapping nella romantica “My Butterfly”. “Still Here” mi è sembrata piuttosto riempitiva, anche se l’assolo non è niente male. “Round and Around” da questo punto in poi si alza il tasso tecnico, non quello compositivo, e troviamo degli assoli costruiti in modo esemplare in un contesto poco attraente, una fusion che deve essere molto divertente da suonare, ma non altrettanto da ascoltare. In particolare “What Mango?” è davvero articolata, un mambo indiavolato e poco ballabile. Chiusura col botto con la slappata “Find the Pick”, non ci sono dubbi sulle doti esecutive di questo axe man, ma su quelle compositive i dubbi restano profondi.

Steen è senz’altro uno splendido chitarrista, davvero molto abile con lo strumento e che sa come tirare fuori il meglio, ma l’ho trovato carente da un punto di vista compositivo, essere bravi a suonare non basta per attirare l’attenzione, occorre qualcosa di più. GB

Sito Web
Per un assaggio: http://www.myspace.com/steengrontved


Google
Web www.rock-impressions.com

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