Rock Impressions

GRINDER BLUES live at Club il Giardino - Lugagnano di Sona (VR)
Di Giancarlo Bolther



Il Club il Giardino di Lugagnano di Sona (VR) è un posto magico, per molti aspetti. Chi non vorrebbe avere un posto per organizzare concerti tutto suo? Il Club è molto di più, ma è anche un garage di un appartamento trasformato in un locale dove fare musica. Detta così sembra quasi uno scherzo e invece rappresenta una delle più belle realtà live che conosco. Da anni ospita artisti di calibro internazionale, in particolare in ambito prog, blues e rock ed ho avuto la fortuna di vederne diversi.

La nuova stagione musicale del Club si è riaperta con una band davvero di spessore, anche se il suo nome non è particolarmente conosciuto, i Grinder Blues. Sono un trio composto da Doug Pinnick dei King’s X (oltre a una manciata di side project di tutto rispetto) e dai Bihlman Brothers, due fratelli, Jeff alla chitarra e Scot alla batteria, premiati agli Emmy Awards e molto attivi nel mondo delle colonne sonore, in particolare di produzioni televisive.
Questa combriccola ha prodotto un album nel 2014 e ne sta realizzando un secondo di prossima uscita, che nelle intenzioni dovrebbe essere più rock del precedente. Inoltre per l’occasione il palco del locale è stato rinnovato ed ampliato, per offrire ai gruppi una migliore accoglienza.

Grinder Blues with Giancarlo Bolther before the show 2017

Prima degli artisti americani sono saliti sul palco i veterani locali Bullfrog, che hanno già prodotto quattro album, l’ultimo dei quali per una label americana. Intanto mi fa piacere annunciare che anche loro hanno in cantiere un nuovo album, che dovrebbe uscire sempre in USA, davvero un bel biglietto da visita per un gruppo nostrano.

Bella la loro esibizione, ormai sono un gruppo rodato, che suona con sicurezza, poi i loro brani acchiappano, ma soprattutto mi sono piaciuti quelli nuovi, davvero convincenti. Fra passato e presente hanno scaldato l’atmosfera del locale veronese e di un pubblico consapevole, che così si è preparato al meglio per accogliere i tre yankee.
Bullfrog 2017

A questo punto per Doug e compagni è arrivato il momento di esibirsi ed ho visto che erano sinceramente emozionati. Già prima del concerto Doug aveva incontrato il pubblico, infatti uno dei punti di forza di questo posto è che non ci siano barriere tra artisti e spettatori, e questo deve averlo messo subito nel giusto mood. I fratelli Bihlman sono due macchine da guerra, hanno suonato in modo egregio, da musicisti consumati, e l’intesa tra i tre era spettacolare. Poi questo blues torrido e ruvido, che strizza l’occhio a sonorità post moderne, creando groove che smuovono le corde più intime degli spettatori, coinvolgendoli in un vortice altamente contagioso, che forza. Pinnick è straordinario, ha un suono preciso e potente, Jeff e Scot dal canto loro hanno completato il cerchio facendo sì che tutto funzionasse per il meglio.
Ogni volta al Club il Giardino scorrono emozioni tra i presenti, e alla fine tutti diventano come tanti amici che si ritrovano in un locale storico ad ascoltare ottima musica. GB
Grinder Blues live at Club il Giardino 2017
Grinder Blues live at Club il Giardino 2017
Grinder Blues live at Club il Giardino 2017
Grinder Blues live at Club il Giardino 2017
Grinder Blues live at Club il Giardino 2017
Grinder Blues live at Club il Giardino 2017
Grinder Blues live at Club il Giardino 2017
Grinder Blues live at Club il Giardino 2017
Grinder Blues live at Club il Giardino 2017
 
Grinder Blues live at Club il Giardino 2017

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