Rock Impressions

Gothminister GOTHMINISTER - Gothic Electronic Anthems
Tatra


Dalla fredda norvegia arriva l'autore del progetto one-man Gothminister, un nuovo animale notturno, una sorta di raccapricciante incrocio fra Manson e l'ultimo Mortiis.

Goth metal martellante ed elettronica cupa e ossessiva si fondono nel sound partorito dalla mente depravata di questo losco individuo. Gli ingredienti non sono nuovi, ma la grinta di Gothminister ne ricava una bevanda dal gusto interessante.

Il sabba inizia con la ritmata "Gothic Anthem", un brano ruvido e indubbiamente efficace, ma nella realtà è molto commerciale, perché è fatto di una cattiveria piuttosto scontata e prevedibile. "Angel" è quasi identica al brano precedente, il ritmo techno a base di Tum-Tah-Tum-Tah è lo stesso, cambiano solo il giro di tastiere e le vocals. "The Holy One" sembra iniziare diversa, ma poi entra la solita drum machine e tutto si appiattisce, solo le vocals sono un po' diverse. "Pray" finalmente cambia la ritmica di fondo, non è uno stravolgimento, ma almeno l'atmosfera è diversa e più inquietante rispetto ai brani precedenti. "Devil" ci riporta alle atmosfere di apertura, ma è un brano più efficace di quanto abbiamo già ascoltato, molto meglio la malinconica "Shadows of Evil Sins", anche se è molto scontata nel suo semplice arpeggio di chitarra. Con "Hatred" si torna ancora su ritmi techno e atmosfere spettrali. "Wish" finalmente ha un incedere diverso, ma è un brano che non mi piace, perché non ha niente da dire. Il disco è quasi finito e i due restanti capitoli non risollevano le sorti di un album commerciale e piuttosto banale.

Il make up non basta per fare un artista occorrono anche le idee. GB



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