I
Gothica sono una formazione tutta italiana e dimostrano, una volta
di più, che in questo genere siamo in grado di produrre dischi
che non hanno nulla da invidiare alle produzioni d'oltralpe.
Stupenda è anche la scelta iconografica e lirica, che privilegia
opere del "preraffaelita" Dante Gabriel Rossetti e di altri
grandi artisti visionari.
Stilisticamente troviamo suoni notturni e malinconici che si alternano
a momenti di chiara ispirazione classica. La strumentazione dei nostri,
infatti, è abbastanza atipica: accanto agli strumenti tradizionali
(per il rock) troviamo il flauto, il violino e l'oboe, una scelta
coraggiosa che, sulla lunga distanza, premerà questa originale
formazione.
Le menti del progetto, comunque, sembrano essere due (insieme al CD
ho per le mani solo il booklet, che riporta ben poco): Alessandra
Santovito e Roberto Del Vecchio. La voce di Alessandra è affascinante
e pregevole, in particolare si avverte che ha compiuto degli studi
e che non è improvvisata.
L'unica nota negativa è una certa ripetitività di situazioni,
i brani si assomigliano un po' troppo, ma, a mio parere, questo è
frutto più di inesperienza, con l'aggiunta di un po' di vigore
e di maturità questi difetti spariranno. Non vedrei male l'inserzione
di momenti elettrici che ora mancano del tutto.
Un'opera acerba che, proprio per questa sua caratteristica, risulta
seducente. GB
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