Rock Impressions

GOR GOR - Ialdabaoth
Prikosnovénie


Opera seconda del percussionista degli Ataraxia, Francesco Banchini, che prosegue il discorso intrapreso con il disco d'esordio "Bellum Gnosticorum", presentando in questa prova il lato più oscuro della sua arte.

Musica medioevale, gotica e dark nel senso più puro del termine, atmosfere plumbee e infernali, ricche di misticismo esoterico. Non ci sono nenie amorose, nessuna concessione ad immagini bucoliche, ma spirali magnetiche, cupe come i migliori Christian Death.

Mi è capitato davvero poche volte di ascoltare una musica con la stessa forza evocativa. Un brillante compendio a quanto espresso dagli Ataraxia. Un disco intenso, pervaso da una vena creativa molto originale, che miscela con incredibile abilità suggestioni medioevali, dark sound, musica etnica, cantato gregoriano e anche qualcosa di orientale, penso ai riti dei monaci del Monte Athos.

Il cantato in latino conferisce maestà e rigore ai brani, sembra di immergersi in un opera che valica i confini della musica per abbracciare tutte le facoltà sensoriali, infatti, ascoltando questo disco, ho spesso l'impressione di essere in compagnia di Dante e Virgilio durante il loro viaggio ultraterreno, di vedere e di toccare con mano i personaggi e le loro emozioni. Un viaggio orrorifico e meditativo al tempo stesso, forse un po' a senso unico, nel senso che non si intravede uno spiraglio di luce fino alla fine, quando nell'orientale "Kalila" si placa, finalmente, la tensione emotiva.

Un disco, un capolavoro di una crudezza spirituale (è un complimento!) spettacolare. GB

Altre recensioni: Qumran; Croisades

Intervista

Live reportage

Artisti correlati: Ataraxia; Louisa John-Kroll


Indietro alla sezione G


Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Art | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | Facebook | MySpace | Born Again |