Rock Impressions

Gecko's Tear - Contradiction GECKO'S TEAR - Contradiction
Ma.Ra.Cash
Distribuzione italiana: Venus
Genere: Prog Metal
Support: CD - 2006

Dalle ceneri dei Memory Lines nel 2003 nasce questa formazione partenopea che attualmente comprende Claudio Mirone (voce e chitarra), Roberto Cantoni (basso), Marco Castaldo (batteria) e l’ultimo arrivato Giovanni Gregorio (tastiere) che sostituisce Carlo Castellano uscito per i soliti problemi. Il gruppo si è già fatto notare per aver vinto nel 2004 il Premio MovimentiPROG – Omaggio a Demetrio Stratos, inoltre hanno suonato di supporto ai Pain Of Salvation, Isildurs Bane e Arti E Mestieri, oltre ad altri nomi.

Un’ottima formazione tecnica e delle innate doti compositive ed esecutive rendono il sound del gruppo convincente fin dal primo ascolto. La band miscela il prog settantiano di King Crimson, Genesis fino ad arrivare ai Rush con le nuove frontiere del prog metal con riferimento in primis proprio ai Pain Of Salvation, non a caso Mirone ha una voce che ricorda molto quella di Daniel Gildenlow, al tutto va aggiunto un grande amore per le intuizioni di Frank Zappa, che emergono come una musa ispiratrice in vari punti dell’album, e per le sperimentazioni jazz proposte dalla corrente RIO (Rock In Opposition). Questo mix risulta piuttosto insolito e innovativo e pone la band su un piano di eccellenza che sicuramente non passerà inosservato.

Difficile fare una sintesi di quanto si ascolta nei vari brani che compongono Contradiction, perché sono come dei caleidoscopi di note, i cambi di situazioni e di tempo sono così repentini e numerosi da lasciare quasi sbalorditi, dando a volte un senso di smarrimento in chi ascolta, questa non vuole essere una critica negativa, vuole sono far capire che ci troviamo di fronte ad un gruppo molto complesso, che va ascoltato più e più volte per poterne cogliere tutte le intuizioni e per godere appieno della loro proposta. I riferimenti che ho citato in precedenza emergono tutti in più punti, la cosa bella è che la complessità delle composizioni non va a discapito del risultato complessivo, i Geko’s Tear compongono e scompongono delle melodie e conducono l’ascoltatore su terreni spesso inesplorati, ci sono passaggi strumentali ricchi di gusto e di feeling, c’è un’ottima padronanza degli strumenti, ma soprattutto c’è un pefetto mix fra passato e modernità e questo in fondo è il vero punto di forza di questi musicisti.

Contradiction è un debutto eccezionale e non oso immaginare cosa saranno capaci di proporre questi artisti con un po’ più di esperienza e di maturità, che già da ora sembrano essere molto ben presenti. Sempre più possiamo andare fieri del nostro prog tricolore, perché con artisti così non abbiamo davvero bisogno di rivolgerci altrove. GB


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