Rock Impressions

Gianluca Galli GIANLUCA GALLI - Back Home
Horus

Ai nostri lettori più attenti non sarà sfuggito il nome di questo chitarrista, infatti fa parte di due formazioni di primo piano: i Time Machine, una delle migliori band di prog metal italiane e i Mantra, dediti ad un potente hard rock in bilico fra seventies ed eighties.

Ora Gianluca completa il quadro personale con questo suo primo album solista, uno strumentale dove il nostro ha condensato anni di esperienza e di passione. Ma Back Home non è un album che Galli ha fatto per se stesso, perché è un disco bello, intenso e piacerà a tutti gli amanti degli album strumentali di chitarra.

Da notare anche la presenza di un folto manipolo di ospiti: Patrick Rondat, Gae Manfredini, Alex Del Vecchio, solo per fare qualche nome, mentre la line up è composta da Andrea Castelli al basso, Emilio Sapia alle tastiere e Senio Firmati alla batteria.

Come dicevo si tratta di dodici brani strumentali, ma non è una mera esibizione di virtuosismi fine a se stessi, il feeling viene sempre al primo posto. Se invece devo fare un appunto mi rivolgo al contenuto dei pezzi, Gianluca nel booklet spiega a cosa si è ispirato per comporre le tracce del suo album, ma devo dire che le immagini e i contenuti, non emergono con naturalezza, per fare un esempio nel brano "Y2K" parla dell'Apocalisse e della fine dei tempi, ma la musica non mi è sembrata apocalittica o tormentata, comunque i riferimenti contenuti nel libretto sono tutt'altro che banali e portano a fare varie riflessioni sul senso della vita e questo è sempre molto positivo.

L'album è molto vario e si spazia dai seventies ai nostri tempi, apre "Fire In the Sky" che mixa un riff zeppeliniano con dei suoni molto moderni, davvero un bel pezzo che mi è piaciuto fin dal primo ascolto. "Mind Control", invece, propone un giro vivace molto ottantiano. "Sasquatch" parla dello Yeti e Galli ne approfitta per suonare anche il sitar. "Avatar" è una ballad, ma c'è posto anche per il blues in "Hake", che presenta anche un inserto jazz.

Senza perdermi in un track by track, voglio aggiungere che Back Home è un disco molto bello e molto completo, pertanto spero che possa dare a Gianluca le soddisfazioni che si merita. GB

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