Quando si dice un prodotto fresco ecco cosa si intende, “Nothing
To Lose”.
Energia pura in un mix di Hard Rock e Blues, ma è così
tanto difficile concepire una musica del genere? La passione dice
molto ed i Forty Deuce ce la mettono tutta.
Ritchie Kotzen è un chitarrista non ipertecnico, ma ama così
tanto ciò che fa da riuscire a trasmettercelo nel migliore
dei modi. Non è nemmeno uno sprovveduto, ricordiamo che ha
collaborato anche con i Poison ed i Mr Big, scusate se è poco.
In questo cd è anche produttore e nel suonare si avvale della
collaborazione di Taka Tamada alla chitarra, Ari Baron al basso e
da Thre alla batteria. Nell’occasione Ritchie è anche
dietro al microfono e anche con buoni risultati.
Il pregio maggiore del disco è la continuità, non esistono
veri e propri attimi di stallo, dall’iniziale “Oh My God
(I Fuked Up Again)” alla conclusiva “Nothing To Lose”
è tutto un susseguirsi di emozioni. Dodici brani massicci,
stradaioli, ben rappresentati dalla copertina con un aquila intenta
a carpire con gli artigli un’immaginaria preda, forse noi?
La nostrana Frontiers spesso e volentieri centra l’obbiettivo
con reclutamenti di gruppi non famosi, ma che molto hanno da raccontarci.
I Forty Deuce non sono da sottovalutare, ci deliziano con un quadro
sonoro ricco di sfumature date da un songwriting eccellente, quello
che non ti aspetti da un nuovo nome.
Perfetta colonna sonora per la vostra auto durante un viaggio in cui
dovete rimanere ben svegli.
Non ci resta che attendere il successivo lavoro per capire se sono
una realtà o un fuoco di paglia, per ora promossi a pieni voti.
MS
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