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            imperterrito il fermento Progressivo italico, mai come in questi ultimi 
            anni c’è tanta voglia di musica “alternativa”. 
            I Fonderia sono giunti al loro secondo lavoro in studio e dimostrano 
            pienamente di essere già maturi sia per il mercato nostrale 
            che straniero.
 L’ottima produzione non fa altro che accrescere la qualità 
            del disco. Il quintetto composto da Emanuele Bultrini (Chitarre), 
            Federico Nespola (Batteria), Luca Pietropaoli (Tromba), Stefano Vicarelli 
            (Tastiere) e Claudio Mosconi (Basso), in questo caso è coadiuvato 
            da special guest illustri. Ecco allora Rodolfo Maltese (Banco Del 
            Mutuo Soccorso) suonare la sua chitarra acustica in “Grandi 
            Novità”, Marcello Allulli suonare il sax in “Leonardo”, 
            Papa Yeri samb fare shaker in “Fili Kudi” e Stefania Grillo 
            suonare il violoncello in “Quando Ero Piccolo”.
 
 I Fonderia lasciano un velo di anni ’70 nelle nostre orecchie, 
            ma anche sonorità moderne. La tromba di Pietropaoli è 
            bellissima in “Fili Kudi”, un punto di riferimento per 
            il loro sound. Come non citare i Perigeo o gli Arti + Mestieri, non 
            tanto per tutto l’operato, ma per qualche approccio stilistico 
            dal profumo antico a cui mi riferivo pochi istanti fa. Attenzione 
            però, stiamo ascoltando comunque un disco moderno, con influenze 
            più attuali, sia elettroniche come in “Roofus” 
            e perfino Regge, come nel finale di “Re >> Enter”. 
            I suoni comunicati dalla band vanno al di là del Rock Progressivo, 
            ancora una volta l’Italia è in prima linea per quello 
            che riguarda la ricerca musicale. Si creano atmosfere in “Grandi 
            Novità” che non esimano toccare il fondo del nostro animo, 
            lasciandoci imbambolati con lo sguardo fisso nel vuoto, potere della 
            musica quando raggiunge in pieno il suo obbiettivo.
 Tutto ciò sono i Fonderia, una realtà che va oltre ogni 
            aspettativa, una fucina di suoni, profumi e colori che fanno la gioia 
            di tutti coloro che amano trastullarsi in sonorità molto prossime 
            al Jazz.
 
 Se cercavate un bel disco ,lo avete trovato, mano al portafoglio. 
            MS
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