| Il 
            mondo sonoro del MetalProg vive in questi ultimi tempi un ottimo momento 
            creativo, numerose le uscite e in buona parte degne di considerazione. 
            La cosa che spicca all’attenzione dell’ascoltatore, è 
            un certo distacco dai soliti clichè che hanno reso famoso il 
            genere, sembra dunque che la lezione impartita dai Dream Theater sia 
            stata assimilata e finalmente plasmata con nuove idee. Le band italiane 
            si stanno mettendo in evidenza proprio al riguardo, nascono copiose 
            e spesso di ottima caratura tecnica, tutte con una spiccata personalità. 
            Non faccio nomi per non scontentare qualcuno, ma credetemi se vi dico 
            che ultimamente ce ne sono davvero tante.
 I fiorentini Flashback Of Anger dopo due demo, “Panta Rei” 
            del 2004 ed “Of With My Heart” del 2006, giungono oggi 
            all’agoniato traguardo del disco ufficiale e lo fanno con sorprendente 
            personalità. Il sestetto ha alle spalle una buona gavetta live 
            e le serate passate a suonare cover di Metallica, Iron Maiden, Helloween 
            e Gamma Ray, hanno lasciato certamente il segno.
 
 Proprio nell’iniziale “All I Have” ne abbiamo una 
            prova. Le melodie sono orecchiabili e la voce di Alessio Gori è 
            similare a quella di Michael Kiske (Helloween, Gamma Ray), ma quello 
            che colpisce di più è l’ottima tecnica e l’insieme 
            degli elementi i quali si mettono in bella mostra nei rispettivi assolo. 
            Ecco allora la chitarra di Giulio Cercato, che colpisce l’obbiettivo, 
            mentre le dita di Emanuele Giorgetti volano sui tasti d’avorio.
 Il suono è pieno ed avvolge calorosamente. Buona la sezione 
            ritmica, a partire dalla chitarra di Matteo Bonini, al basso di Francesco 
            Masini fino alla precisissima batteria di Antonio Sigismondi. Curato 
            nei particolari anche il pezzo “Time Can Answer”, sempre 
            in bilico fra il melodico ed il potente. Spezza l’ascolto “Stars”, 
            una semiballata che si lascia ascoltare con estremo piacere. Personalmente 
            apprezzo molto il suo crescendo emotivo e le tastiere che vanno a 
            ricercare un certo Prog degli anni ’70, caro a band come Le 
            Orme o Il Banco del Mutuo Soccorso. L’adiacente “A Void 
            Within Me” gioca ancora con le melodie delicate per poi lasciare 
            via libera alla più adrenalinica “Splinters Of Life”. 
            Francamente è riduttivo parlare di singoli brani, perché 
            quello che funziona in “Splinters Of Life” è l’insieme. 
            L’ascolto scivola che è un piacere fra ritornelli e refrain 
            davvero godibili, in bilico fra deja-vu e creatività tipicamente 
            mediterranea. La pulizia sonora è niente altro che la ciliegina 
            sulla torta. Resto altresì colpito dalla prova vocale di Alessio, 
            una ugola malleabile all’occasione, fra il possente e lo squillante…. 
            E pensare che generalmente il cantato è il limite delle band 
            nostrane. Formidabile la doppietta finale “Off With My Heart” 
            e “Flashback Of Anger”, tutte e due sopra i sette minuti 
            di durata.
 
 Questo debutto, cari signori, è l’ennesimo degno di nota 
            di un panorama che (alla faccia della crisi) ci sta sorridendo da 
            qualche anno a questa parte.
 Bravi ragazzi,con piacere alla prossima! MS
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