| Ho sempre seguito il genere Progressive Rock con meticolosità 
            ed attenzione, credetemi dunque se vi dico che non mi è mai 
            capitato di incontrare una band che riesce a dare il nome perfetto 
            al proprio gruppo! Fibonacci Leonardo è stato un matematico 
            del 1175, il quale tentando di studiare una legge sulla riproduzione 
            dei conigli (?), viene a capo di questa semplice formula: essa somma 
            accanto al numero 0 (quello di partenza) il proprio successivo per 
            poi sommare il risultato con il numero a sinistra.. In parole povere 
            la sequenza si sviluppa in questo modo: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21 
            etc. etc. Questo preambolo (che sicuramente ogni recensore di questa 
            nuova band americana farà) serve a dire che la Sequenza Di 
            Fibonacci f (s) incarna alla perfezione il significato della parola 
            “Progredire”. Numero in progressione, musica in progressione.
 
 Ma veniamo a quello che ci interessa in particolar modo, appunto la 
            musica. Quella dei f (s) è un vortice di sonorità che 
            varia dal Prog più classico a dell’Hard Prog a confine 
            con il Metal Prog. Gia la scelta di fare un disco completamente strumentale, 
            oggi come oggi ha del coraggioso e proprio per questo io mi permetto 
            di aggiungere a loro la lode, controcorrente come i salmoni! Tecnicismi 
            e pulizia sonora, mettono alla luce una retrocultura musicale dei 
            componenti al di sopra della media. Non si scrive musica del genere 
            senza avere un minimo di base al riguardo. Il trio è composto 
            da Michael J.Butzen (chitarre), Thomas Ford (batteria) e da Jeffrey 
            Schuelke (tastiere), mentre il basso è affidato agli special 
            guest Chris Kringel e Chad Burkholz. Prevale in tutto il disco la 
            chitarra elettrica, vera trascinatrice del suono, ascoltatela ad esempio 
            in “Primrose Path”, il riff vi prenderà per mano 
            e vi porterà nel fantastico mondo del Metal Prog. “Heap 
            Tide” si stampa nella mente ed è il brano sunto della 
            personalità f (s), non a caso esce anche nel singolo EP apripista, 
            dal titolo “We Three Kings”, che vi consiglio di procurare. 
            Resto piacevolmente colpito dall’intro piano e chitarra classica 
            di “Dawn”, sognante ed introspettiva. Spesso fa capolino 
            l’incedere cadenzato del Metal Prog che ben si dosa con i repentini 
            cambi di tempo e d’umore. “Catlord” farà 
            piacere a molti estimatori del genere… dunque avvisati. Si assimilano 
            suoni coinvolgenti in “Work In Progress” e non è 
            la prima volta che si scorgono anche refrain arabeggianti. Quello 
            che colpisce nel sound dei f (s) è il groove, l’impatto 
            sonoro, dal quale si evince l’affinità fra i singoli 
            componenti. “Missing Time” va al ritmo delle lancette 
            di un orologio, nostalgico nell’intro per poi sfociare in un 
            incedere ansioso e a tratti drammatico. “Faunus” è 
            una vetrina per la band, dove la tecnica è alla luce del sole. 
            Chiude una minisuite, dove il sunto del Progressive Rock viene esposto 
            alle nostre orecchie.
 
 Questo esordio dei f (s) è una sorpresa, una band dalle spiccate 
            qualità e capacità, io non ho molto da eccepire, consiglio 
            loro solamente di staccarsi un poco da quei riff e stilemi forse un 
            poco troppo inflazionati del Metal Prog, per il resto, semaforo verde. 
            MS
 
 Per contatti: http://www.myspace.com/fibonaccisequenceband
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