Si fa presto a dire heavy metal medievale, termine che a volte viene
anche abusato, ma com’è veramente? Credo che i Fiaba
rispondano pienamente a questa domanda, il loro stile inconfondibile
si rifà infatti alla musica medievale con un occhio di riguardo
per la tradizione dei cantastorie.
La saga dei Siracusani Fiaba ha una lunga tradizione iniziata nel
’91, con tre album pubblicati prima di questo nuovo e un mini,
I Sogni di Marzia”, accompagnato da un dvd. Anche a questo cd
è associato un dvd con il video di “Angelica e il Folletto
del Salice” e mostra una nuova tendenza del gruppo che ha deciso
di rendere “visibili” le proprie magie sonore, attitudine
molto lodevole. Non ho visto il dvd precedente, ma quello associato
a questo nuovo album è davvero gradevole e ben realizzato.
Chi ha già incontrato i Fiaba in precedenza sa già a
cosa va incontro, questo nuovo album si inserisce perfettamente nella
discografia di questi stravaganti musicisti, mentre è molto
più complicato spiegare agli altri cosa propongono i Fiaba
senza cadere in luoghi comuni o banalità. La base musicale
è costituita da un heavy metal tecnico venato da influenze
prog e condito di forti tinte epiche e teatrali, mentre il cantato
è molto melodrammatico, classico, un’unione insolita
ed originale che mette subito in evidenza il gruppo. Non è
però una proposta facile e si può restare disorientati
di fronte a questa proposta impegnativa. I testi poi si ispirano alla
letteratura medioevale con abbondanza di riferimenti e simboli, non
è sempre scorrevole e a volte si fatica a seguire questa proposta,
ma il fascino è indiscutibile.
Di fronte ai Fiaba le possibilità sono due: o li si ama o li
si odia, ma comunque penso sia doveroso il rispetto per una proposta
assolutamente originale e innovativa. Poi se ci si lascia conquistare
dalle storie immaginifiche del gruppo si ha la possibilità
di fare un grande viaggio nel tempo, io ho già fatto le valigie!
GB
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Sarebbe riduttivo relegare il merito di un disco solamente al suo
“cantore”, infatti così non è. Consentitemi
comunque di spendere qualche parola in più per Giuseppe Brancato,
autore di una interpretazione sopra le righe, la sua bellissima voce
dona una magia aggiuntiva a tutto il cd.
Con questo i siciliani raggiungono il traguardo del quarto lavoro
in studio, dopo l’ottimo “Lo Sgabello Del Rospo”.
L’Heavy Metal medievale prosegue il suo cammino, o per meglio
dire la sua evoluzione. Non c’è nulla da fare, i Fiaba
sono maestri indiscussi nel campo, le loro danze antiche ci narrano
di mondi fiabeschi pieni di folletti, streghe, principi e quant’altro
è (appunto) fiaba. L’approccio con il loro mondo è
quantomeno ammaliante, pur non essendo noi avvezzi a certe sonorità,
il quintetto siculo riesce comunque a catturare la nostra attenzione.
La sezione ritmica composta da Giuseppe Capodieci al basso a dal bravo
Bruno Rubino è di quelle che sanno il fatto loro. L’apporto
Heavy ovviamente viene dato dalle chitarre di Carlo Bonfiglio e Massimo
Catena. Il cd in questione allega il videoclip di “Angelica
E Il Folletto Del Salice” in supporto DVD, un singolo divertente
per un video dalla riuscita veramente professionale.
Il disco comincia proprio con questo brano, il cammino nel racconto
del giullare cantore non poteva prendere sentiero migliore. Questa
è una nenia Rock che proviene dal medioevo e la musica che
scaturisce dalle nostre casse ci fa fare uno sbalzo temporale-virtuale.
E’ un mondo davvero magico, le danze pagane si susseguono e
l’ottima “Nipote Di Strega” è una di quelle
che non si lascia dimenticare facilmente.
Tutto il cd è in sintonia, se poi aggiungiamo un boocklet curato
con tanto di testi e foto allora non possiamo fare altro che applaudire
a piene mani. Avete voglia di evadere da questo assurdo mondo frenetico?
Anche se siete adulti fatevi raccontare una bella Fiaba! MS
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