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            incontrato Ferrigno in occasione della realizzazione del progetto 
            "Promised Land" condiviso con Vitalij Kuprij (Artension, 
            Ring Of Fire) e il chitarrista Javier Leal, che ritroviamo in due 
            brani di questo cd. Oggi Ferrigno si ripresenta con un album tutto 
            suo al fianco del talentuoso Tony Franklin (Blue Murder, The Firm 
            e decine di guests) al basso e Marco Minnemann alla batteria. Devo 
            dire che il nostro mi aveva fatto un’ottima impressione e sicuramente 
            questo nuovo cd non deluderà le aspettative di chi aveva apprezzato 
            Promised Land.
 Il precedente progetto era orientato verso un power metal neoclassico, 
            questo nuovo mantiene l’aspetto neoclassico, ma è più 
            fusion, ai limiti di certo prog. Però Marco non ha perso il 
            desiderio di esibire tutta la sua abilità con la sei corde. 
            Ferrigno fa parte di quella schiera di guitar hero che usano la tecnica 
            come fa il pavone con la coda piumata. Spesso mi ricorda Bellas, un 
            altro chirarrista che ama gettare in faccia all’ascoltatore 
            tutta la sua dannata bravura, e poi ho scoperto che Bellas presenzia 
            proprio nel secondo brano del cd. Quindi maestro e allievo si incontrano 
            in questa pazza corsa a suon di note e di scale.
 
 Sarà un caso che il brano che più mi è piaciuto 
            è la lenta (si fa per dire) “Secret Garden”? Qui 
            Marco riesce davvero a toccare le corde dell’anima. Per il resto 
            è bravissimo e fa molto bene la sua parte, ma è molto 
            meno emozionante. Un plauso va alla sezione ritmica che non fa solo 
            da supporto, ma sostiene i brani con dei passaggi densi di virtuosismo.
 
 Hanging Gardens è un ottimo disco strumentale, dove non si 
            ascolta solo un grande chitarrista, ma c’è anche un’ottima 
            sezione ritmica, le scale si snodano su tempi dispari e poliritmici 
            per la gioia degli appassionati, per tutti gli altri è meglio 
            dare un ascolto prima. Comunque Ferrigno è un artista da tenere 
            d’occhio. GB
 
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