Rock Impressions

Fallen Arise - Adeline FALLEN ARISE - Adeline
Roar! Rock of Angels Records
Distribuzione italiana: -
Genere: Symphonic Metal
Support: CD - 2015


La Grecia non è mai stato un paese prolifico in ambito rock, eppure ogni tanto ci ha regalato artisti di grande respiro, nelle nostre pagine abbiamo ospitato alcuni ottimi esempi. Oggi arriva nel mio lettore questo disco di symphonic metal a tinte gotiche molto interessante. Il gruppo si è formato alcuni anni ed ha speso i primi anni a consolidarsi. Questo è il loro secondo full lenght, hanno pubblicato anche un Ep, costruendosi una reputazione nei media specializzati. I nomi della band mi sono sconosciuti, però come ospite trovo Bob Katsionis, un virtuoso delle tastiere, che presta il suo contributo in un brano, gli altri mi sono tutti nuovi.

Il disco narra una storia degna di un film burtoniano, Adeline è una ragazza su cui grava una maledizione, di non vi voglio svelare il finale. Come incipit abbiamo delle note fosche, un violoncello spettrale ci accoglie, con un tamburo che ha un incedere funereo, poi una voce inizia a narrare la storia. L’atmosfera teatrale intriga subito ed ecco il primo vero brano, “The Curse of Adeline”, attacca un metal sinfonico in doppia cassa abbastanza classico, ma che si lascia ascoltare. Troviamo il cantato femminile contrapposto a quello maschile spesso in growl, francamente non c’è nulla di nuovo od originale, l’unica cosa che mi spinge a proseguire è l’orchestrazione del disco, che è decisamente buona. Il terreno scelto da questi musicisti è già stato percorso da molti altri, però colpisce la forza espressiva delle loro musiche, a livello compositivo hanno sicuramente qualcosa da dire. I titoli scorrono veloci e inchiodano all’ascolto, la tensione è alta e non ci sono cali. Alcune partiture sono dense di romanticismo, altre sono vere e proprie cavalcate metal, con una sezione orchestrale di oltre venti elementi, che conferiscono al tutto un sapore neo classico ancora più marcato.

Era un po’ di tempo che non mi imbattevo in un disco di questo genere e devo dire che mi ha fatto molto piacere ascoltarlo, è un album ben fatto e ben suonato, con delle belle composizioni. Non è certo originale, ma la band ha tutto il tempo di trovare uno stile più personale. L’avvio fa ben sperare. GB

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