Rock Impressions

Fab Box - 2 FAB BOX - 2
Art Media Music
Distribuzione italiana: si
Genere: AOR
Support: CD
- 2015


Sono passati sei anni circa dal debutto di questo duo marchigiano e mi fa molto piacere ritrovarli, perché mi erano proprio piaciuti. Mi va anche di fare un’altra considerazione, più geografica. Le Marche sono una regione ancora poco conosciuta, ma è molto generosa in talenti e sono davvero tanti gli artisti che abbiamo incontrato che hanno origini marchigiane, ci deve essere qualcosa in quella terra piena di misteri e di leggende, che la rende così fertile. I Fab Box sono Massimo Bozzi e Fabrizio Ugolini, due artisti con un lungo curriculum alle spalle, per questo nuovo capitolo si sono fatti accompagnare da alcuni session men.

Come per il disco precedente, il territorio è quello del rock radiofonico di matrice USA, o se preferite l’AOR, o ancora il melodic hard rock, ma sappiamo che le catalogazioni sono fini a se stesse, quello che conta sono i risultati e non serve molto a capirli. Come partono le note dell’opener “Unconditional” si capisce che i due hanno carattere e mezzi per competere ai massimi livelli, melodie stupende, ritornelli veramente catchy, tanta energia e voglia di vita. Questo è uno dei pochi generi musicali capaci di trasmettere gioia ed entusiasmo e i Fab Box sono dotati di una vena compositiva baciata da uno stato di grazia raro. Il risultato è particolarmente coinvolgente. Ora il primo brano in questo genere si sa… è sempre quello più acchiappone, ci si gioca molto con l’inizio, ma ecco che la seguente “Two” conferma le buone impressioni, non è altrettanto immediato, ma più riflessivo e malinconico, ma ugualmente ben costruito e pieno di belle melodie. Con “Something Is Coming To Your Way”si torna ad elargire voglia di vita fatta musica, cori che trasmettono entusiasmo e voglia di cantare. “Test of Time” è una vera prova di classe, un brano che non avrebbe sfigurato nel repertorio di Benny Mardones, Michael Thompson o Mark Mangold. Il flusso vitale continua a scorre copioso e anche “Down To You” ci regala momenti di puro coinvolgimento. “Freedom” è il primo brano che suona un po’ prevedibile, una ballata elettrica, che completa il repertorio senza aggiungere molto. Ma la corsa dei nostri non si è fermata ed ecco che riprende con ancora più entusiasmo nella graffiante “Heaven On Earth”. “Kathy” è più intimista e malinconica, ma anche in questo contesto piace la forza melodica impressa dal duo. Le ultime due tracce sono ancora di buon livello, in particolare la ballata “It’s Not the End”, anche se meno penetranti.

Ascoltando questo disco si potrebbe pensare di aver sbagliato continente, invece è proprio italiano al cento per cento e fa un gran piacere ascoltare degli artisti così ispirati, che meritano pienamente di far conoscere la loro musica anche e soprattutto fuori dagli angusti confini nazionali. GB

Altre recensioni: Music From the Fab Box

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