Rock Impressions

Eureka - Shakleton's Voyage EUREKA - Shakleton's Voyage
Inside Out
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: New Prog
Support: CD - 2009


Frank Bossert è un polistrumentista tedesco, suona chitarra, tastiere, basso, mandolino e percussioni, ed è l’artefice di questo progetto che dal ’97 ad oggi è giunto già al quarto sigillo, un traguardo tutt’altro che trascurabile anche se è stato raggiunto in un sostanziale anonimato, ma oggi il nostro ha il supporto dell’operosa Inside Out e l’album vede il contributo in alcuni brani di illustri nomi del prog come Billy Sherwood (Yes, Conspiracy, Circa…), Yogi Lang (RPWL) e Troy Donockley (Iona). Personalmente è la prima volta che incontro questo artista e devo dire che l’impressione è buona. La cosa curiosa e al tempo stesso significativa è che l’amicizia fra Bossert e Sherwood è nata grazie a MySpace, che sta cambiando in modo radicale il modo di incontrarsi e collaborare fra musicisti, uno degli aspetti più belli della grande rete.

Come lascia intuire il titolo del cd si tratta di un concept incentrato sulle avventure dell’esploratore Sir Ernest Shakleton vissute durante l’esplorazione del continente Antartico all’inizio del secolo scorso, una storia vera ed appasionante, che ha consegnato Shakleton alla storia dell’esplorazione, un eroe romantico che ha salvato la vita dei suoi compagni di viaggio dopo che la nave Endurance era stata irrimediabilmente danneggiata dai ghiacci.

La musica proposta da Bossert è un New Prog molto vicino a quanto proposto da Mike Olfield, con accenni di folk celtico e di pomp, in questo senso non sorprende che Sherwood si sia lasciato coinvolgere, perché per attitudine è molto vicino anche alla sua sensibilità artistica. Si tratta di composizioni molto eleganti e atmosferiche, suonate molto bene e scherzosamente si potrebbe coniare una nuova definizione, parafrasando un noto genere musicale: Adult Oriented Prog, per indicare che si tratta di musica rivolta ad un pubblico selezionato, appassionato di prog, ma che non cerca grosse innovazioni o sperimentazioni, piuttosto che vuole ascoltare musica fatta coi dovuti crismi, che sappia emozionare senza per forza essere di avanguardia. L’album scorre che è un piacere, Frank ha gusto e si sente, questo disco gli porterà sicuramente fortuna.

Come detto non ci sono grandi sorprese, tappeti morbidi di tastiere, passaggi gustosi di chitarra e qualche virtuosismo che spunta ogni tanto, una confezione molto elegante che delizierà gli appasionati meno esigenti. Pur non essendo un disco imperdibile, presenta più di un momento piacevole ed è sicuramente un buon acquisto. GB

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