Joey Eppard è uno dei chitarristi più sorprendenti degli
ultimi anni, con la sua band Three ha realizzato dei dischi molto
interessanti di prog metal (considero The End Is Begun un capolavoro),
da solista propone uno stile acustico cantautorale ricco di virtuosismi
e di bellissime melodie dal sapore folk e cantautorale. Questo dvd
è nato con Kickstarter, uno dei tanti modi messi a disposizione
da Internet per gli artisti per autofinanziarsi, facendo così
diventare la rete da nemica (ovviamente mi riferisco al download selvaggio)
a risorsa, infatti sempre più cercano di percorrere la via
dell’autofinanziamento via internet, ma è bene dire che
non tutti ci riescono, per cui è sempre uno strumento da valutare
bene prima di utilizzarlo. Per la realizzazione di questo dvd Joey
aveva fissato un tetto minimo che è stato abbondantemente superato,
se non ricordo male circa il triplo di quanto sperato dall’artista,
questo ha permesso di realizzare un dvd molto curato e con una selezione
di ben 29 brani.
Joey ha uno stile che ricorda il flamenco incrociato col finger picking,
con un’interpretazione molto personale di entrambe, ovviamente
suona senza plettro e alterna una serie velocissima di passaggi utilizzando
tutta la mano, con un approccio molto coinvolgente. Alle spalle come
solista ha pubblicato solo l’album Been To The Future, qui troviamo
quindi molti brani che non comparivano nel suo album, diversi sono
presi dal repertorio dei Three, ma ci sono parecchi inediti e già
questo è un motivo di interesse, ma al di là di questo
particolare, buono più per i die hard fans, poter vedere Eppard
all’opera con la sua chitarra è un vero spettacolo. Nel
video Joey è in una situazione molto intima, da solo, attorniato
da una ristretta cerchia di fortunati astanti si esibisce elargendo
magie e passaggi mozzafiato, tutto arricchito dalla sua spiccata vena
melodica, che pervade ogni sua composizione ed è un vero punto
di forza per l’artista. Joey comunque non si esibisce completamente,
solo, durante lo show viene raggiunto da alcuni amici come il chitarrista
Jimmy Riker, che suona l’elettrica nei brani “Been to
the Future”, “Dogs of War” e ritorna altre volte,
oppure il talentuoso batterista Chris “Gartdrumm” Gartmann,
che suona nei cinque brani finali e sempre alla fine salgono anche
il percussionista Robert Burke e un altro paio di amici ai cori.
Con un repertorio così vasto viene veramente offerto il meglio
di quanto prodotto dal nostro ed è particolarmente difficile
fare una selezione di brani da proporvi, visto che a me piacciono
davvero tutti, però i momenti più coinvolgenti penso
siano l’iniziale “Bramfatura”, che mostra subito
l’abilità straordinaria di questo chitarrista, da sempre
uno dei suoi pezzi forti, dove appare tutto il suo virtuosismo irresistibile.
Poi subito dopo ecco l’incantevole e dolcemente malinconica
“Static”, qui invece c’è tutta la delicatezza
e il gusto melodico di Eppard, miele per le orecchie. E ancora la
forza espressiva di “Dregs”, coi suoi tempi dispari e
le sue sfuriate. Poi ancora emerge l’animo poetico del nostro
con la bellissima “Blood Lust Tusk”, coi suoi giochi di
armonici e la stupenda melodia, che brividi. L’inizio è
spettacolare e capite che potrei citare ogni singolo brano, perché
per me non ce ne sono di brutti, comunque vorrei almeno ricordare
“Trail of Tears” che è ancora grande poesia, oppure
le scale impossibili di “Paint By Number”, il ritmo irresistibile
di “Lay Down the Law”, l’ispanica “I Can’t”,
ma sto tornando a citarle tutte e poi che brividi con “The End
is Begun”, la resa acustica non toglie un grammo di pathos,
è un brano veramente potente e anche così mantiene tutta
la sua forza, certo elettrica è un’altra cosa, ma anche
così è un gran pezzo. Gran finale con Gartdrumm che
propone ottime ritmiche, poi ci sono tre brani che sono uno meglio
dell’altro, su tutti “Amaze Disgrace” retto da una
ritmica tribale che da sola vale un ascolto.
Gli extra non sono molti e a volte è meglio così, Joey
si è fatto montare una telecamera sulla chitarra e il primo
extra è proprio la ripresa di “Bramfatura” vista
da questa angolazione particolare, che permette di vedere meglio cosa
fa con le mani Eppard, anche se la luce è un po’ forte
e le mani sono sovraesposte e non si vedo benissimo, ma è comunque
suggestiva. Il secondo extra è un video dove Joey spiega le
ragioni che lo hanno spinto a realizzare questo dvd e perché
ha scelto di finanziarsi con Kickstarter, con brevi esecuzioni di
“Bramfatura” e “Static”.
Bello questo dvd, vero, sincero, senza sovraincisioni e registrato
con grande cura, certo non è un titolo scoppiettante, perché
cattura un concerto intimo e quindi restituisce quest’atmosfera
particolare e ci mostra un artista incredibilmente bravo. GB
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