Rock Impressions

Enablers - Tundra ENABLERS - Tundra
Exile on Mainstream
Distribuzione italiana: Southern Records
Genere: Spoken Music
Support: CD
- 200
9

Lasciata la Neurot Records, con cui hanno inciso i primi due album, gli americani Enablers approdano alla Exile per questo terzo capitolo della loro sata. Il progetto è stato partorito dal cantante poeta Pete Simonelli, che ha coinvolto inizialmente il chitarrista Kevin Thompson, poi si sono aggiunti il chitarrista Joe Goldring e il batterista Joeseph Byrnes. Il genere proposto è molto particolare, si tratta di musica definita come spoken word, nel concreto si tratta di un post rock in stile avantgarde con testi recitati. La caratteristica del gruppo è quella di proporre un sound molto enfatico, ricco di up and down e di partiture molto elettriche e intense.

Difficile descrivere i brani, perché sono carichi di una forza emotiva che difficilmente può essere spiegata a parole. Questo è piuttosto buffo se si pensa che le “parole” sono le prime protagoniste del progetto di Simonelli, che appunto recita i suoi testi, ma l’effetto finale è quanto mai inatteso. Notevoli comunque le parti musicali, come riferimenti si può pensare ad un mix di Death in June con i Landberk o i Paatos, due mondi molto lontani, ma che trovano un punto di unione in questo progetto molto particolare. La proposta degli Enablers ha un che di apocalittico, di definitivo e senza dubbio si fa notare, anche se non è musica accessibile a tutti. Il recitato di Pete è suggestivo, ma non è il vero pundo di forza del disco, il mio interesse è tutto catturato dalla musica, partiture rallentate e molto poetiche si alternano a sfuriate elettriche, quasi una jam session continua su cui fluttuano le parole cariche di tensione di Simonelli, l’effetto complessivo è da brividi, ma ripeto, solo per chi ha una notevole apertura mentale, tutti gli altri faranno fatica ad entrare nel mondo sonoro di questi artisti.

Vale sempre la pena accostarsi alle proposte musicali più aridite, c’è sempre una ricchezza da scoprire e che può lasciarci qualcosa di profondo. Gli Enablers sono uno di quei gruppi che fanno musica scomoda e di difficile lettura, ma che proprio per questo meritano la nostra attenzione. GB


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