Rock Impressions

Elektradrive - Living 4 ELEKTRADRIVE - Living 4
Valery Records
Distribuzione italiana: Valery
Genere: Hard Rock
Support: CD - 2009

I miei ricordi legati ai torinesi Elektradrive risalgono alla mia giovinezza, quando imperversava la scena heavy metal tricolore denominata simpaticamente NWOIHM, allora i gruppi si contavano sulla punta delle dita e i concerti erano dei veri e propri meeting di amici. Ricordo che incontrai la band al secondo festival italiano di gruppi metal tenuto a Gazoldo degli Ippoliti a metà anni ‘80, a pochi chilometri da casa mia, la band doveva salire sul palco insieme ai Vanexa, ma il concerto venne sospeso per la pioggia, io passai tutto il tempo in compagnia di Mr Paolo Catena, ma questa è un’altra storia…

Il gruppo è sempre stato considerato come la risposta italiana alle band americane di AOR, anche la prestigiosa rivista Kerrang (che i metallari più sfegatati si procuravano non senza fatica e che leggevano con un pizzico di invidia nei confronti dei fans inglesi) li aveva recensiti col massimo dei voti. Ma nonostante la band abbia sempre goduto di grande considerazione, ha sempre avuto vita difficile e le uscite discografiche sono state molto rare, quindi sorprende un po’ ritrovarli dopo tanti anni con un nuovo disco e la formazione originale (senza il tastierista Eugenio Manassero, che è entrato in seguito), ma la sorpresa è subito sostituita dall’affetto per questo gruppo che ci ha sempre fatto sognare.

Living 4 è un disco possente, con quattordici brani molto ben strutturati, la band ha fatto vedere che il tempo non ha scalfito lo spirito battagliero che da sempre la anima, un disco primariamente di puro hard rock, neanche tanto AOR. Le intenzioni appaiono chiare fin dall’iniziale “Evil Empire”, che è costruita su un riff stoppato di grande suggestione e con Maugeri che canta con grande grinta. Non meno suggestiva “Feed the Ground”, che ha un refrain vincente, di quelli che si stampano subito in mente. La title track potrebbe essere uscita dal repertorio di Mr Glenn Hughes, infatti questo disco si piazza su queste coordinate e regge la sfida, ma Maugeri non è un emulo di Glenn, pertanto sto parlando solo di contenuti musicali. I brani sono molto vari e non ci si annoia mai, la qualità è sempre elevata, troviamo grande cura anche negli arrangiamenti, insomma Living 4 è un disco di cui andare fieri, sotto tutti i punti di vista.

Gli Elektradrive sono un fiore all’occhiello della creatività tricolore, ovviamente e per fortuna non sono l’unica band a raggiungere questi livelli, il peccato è che nel nostro paese la scena continui ad essere dominata da artisti di infimo livello, che ottengono la notorietà per merito di trasmissioni fasulle dove si costruiscono i divi di domani, mentre la musica vera muore. Grazie Elektradrive, ma non aspettate più così tanto a regalarci della nuova musica. GB

Altre recensioni: Big City XX Anniversary

Interviste: 2009

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