Rock Impressions

Elegy of Madness - Another Path ELEGY OF MADNESS - Another Path

Distribuzione italiana: -
Genere: Gothic Metal
Support: CD - 2007

Il nome degli Elegy Of Madness è ancora sconosciuto al grande pubblico, infatti sono al debutto discografico, ma la prima cosa che colpisce è come siano arrivati in poco tempo dalla formazione al sospirato primo disco. Il gruppo si è nato nella primavera del 2006 nell’area tarantina, su iniziativa del chitarrista Tony Tomasicchio (ex Ragion Pura), il primo ad unirsi è stato il bassista Alex Martina (Abhema), seguito a ruota dal compagno batterista Niko Spinelli, in seguito sostituito da Roberto Raio. Anja Trullo conquista il posto di singer grazie alla sua voce emozionante e impostata, infine arriva a completare il combo il tastierista Marcello Lombardi e il gioco è fatto, gli Elegy Of Madness sono nati.

Queste brevi note biografiche non dicono molto sugli EOM, ma a parlare è la musica contenuta in questo dischetto. I nostri hanno scelto di competere nel campo del gothic metal con cantante donna, sulla scia di Nightwish, Therion, After Forever, Epica e compagnia cantante. Una formula che non è certo nuova, ma i tarantini si dimostrano fin dal primo ascolto in grado di competere con i grandi nomi del genere. Tecnica e ottimo songwriting sono doti che non mancano ai nostri ed ecco arrivare brani come “Another Path”, che è aperto da un giro moderno e quasi elettronico di buon effetto, presto sotituito dal muro sonoro delle chitarre, un assalto potente e malingno che si insinua nella nostra mente con crudeltà. Ma la prima vera sorpresa è la bella voce di Anja che porta in alto il brano. “Voices” alterna con sapienza poesia e forza espressiva, in questa canzone gli EOM hanno saputo coniugare delle linee melodiche romantiche con la forza del gothic metal, anche in questo caso determinante è la voce di Anja che regala intense emozioni. “William Wallace” (se qualcuno non sa chi è mi arrabbio!) è una piece molto epica, che si apre con un bel giro acustico di chitarra, poi subentra la partitura metal che ricorda vagamente certi Iron Maiden più epici e certo folk metal, c’è anche un intermezzo che rievoca una battaglia con tanto di melodie dal sapore celtico, davvero non male, anche se secondo me potevano renderla ancora pià teatrale. “The Curse” è una classica metal song che pompa adrenalina direttamente nelle vene, l’uso della doppia cassa è misurato e poi ci sono parti più lente che intermezzano vere e proprie cavalcate, a sorpresa troviamo anche un intermezzo vagamente reggae, i nostri giocano con la musica e divertono.

Gli Elegy Of Madness sono un gruppo acerbo, eppure hanno già una forte personalità, se questa è la premessa credo che sentiremo ancora parlare di loro nel prossimo futuro. Certo hanno scelto di competere in un genere già molto affollato di ottimi talenti, ma sembra che abbiano le carte in regola per attirare l’attenzione del pubblico, noi facciamo già il tifo per loro. GB

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