Rock Impressions

Alberto Donatelli - Arcobaleno di Profilo ALBERTO DONATELLI - Arcobaleno di Profilo
AD Music
Distribuzione italiana: si
Genere: Rock Italiano
Support: CD - 2012


Il rocker romano Alberto Donatelli torna con un nuovo album autoprodotto, a tre anni dal precedente "Non Calpestare il Mio Giardino", un disco convincente, che mostrava la maturità artistica di questo cantante e anche tutta la sua forza interiore, forza che in questi anni non è venuta meno e che ritroviamo rinnovata in questo nuovo sforzo creativo, un disco che ci dimostra una volta di più che il rock italiano esiste.

Il disco si apre con un breve intro, un brano chitarristico dal titolo esplicativo, “Rock On!”, qui batte il cuore di Alberto e non ci possono essere fraintendimenti. “Dire la Verità” inizia con un basso pulsante, una chitarra aspra e un tiro deciso di batteria, ma soprattutto a convincermi è il testo esistenzialista: “dire la verità è un atto rivoluzionario”, che bel verso davvero, come accade spesso sono gli artisti che riescono ad esprimere al meglio i mali del tempo in cui viviamo, ottima canzone. “Piove Odio” è una traccia amara, Donatelli usa un linguaggio duro, a tratti privo di fronzoli e di metafore, l’odio diventa una sensazione palpabile, del resto è un sentimento molto concreto e si respira tutto il malessere che provoca in questa canzone sincera e cruda. Il rock più viscerale torna a pulsare nella dura “Non Avevo Bisogno”, altra canzone piuttosto diretta, d'altra parte Alberto è sempre stato un autore franco, che della sincerità a fatto il suo tratto distintivo. “Siccome Sei” è un’altra canzone amara, è quasi strano come questo artista riesca ad essere pieno di entusiasmo e al tempo stesso mostra una vita fatta di sconfitte e di battaglie che dobbiamo affrontare un po’ tutti nella nostra vita, Alberto queste battaglie riesce bene a metterle in musica e questo è il suo pregio migliore.

Un po’ di dolcezza arriva con “Claudia”, ricca di belle immagini, anche se nelle righe del testo trovo una malinconia di fondo, il bisogno e la fatica di trovare la persona che, come nessun altra, sappia riempire la nostra vita. “Ti Hanno Detto” è una riflessione su alcuni difetti di oggi, in modo ironico, ma vero. “Sangue” ci restituisce il lato più rock del nostro, quello che in fondo ce lo fa piacere di più. La vera canzone d’amore del disco è “Un Altro Emisfero”, il testo è molto bello, anche perché non è una storia facile, ma non esiste un storia d’amore facile. Verso il finale ci sono due brani che non aggiungono molto a quanto già detto, “È Tutto Qui” più rock e “Credo Che”, una seconda ballad romantica, ma più prevedibile nella parte iniziale e più azzeccata nella seconda, comunque sono due canzoni in pieno Donatelli style. Chiude l’album una nuova versione di “8 Stagioni”, più brillante della precedente, un brano che col tempo è cresciuto di intensità e credo abbia fatto bene Alberto a riproporla in questa veste rinnovata.

Alberto ha lavorato molto su questo disco, che segna un passo avanti nella sua crescita artistica, meno crudo del precedente, dimostra quante idee ancora possa esprimere utilizzando una formula rodata, ma che consente ampi spazi per indagare l’animo proprio e di chi lo ascolta, in fondo, come diceva Ruggeri nella sua bella canzone “Gli Occhi del Musicista”: “con un lampo rappresenta la tua vita… e ti stupisci di pensare come lui” e sempre per dirla alla Ruggeri, Donatelli ci pianta nel cuore una canzone. GB

Altre recensioni: Non Calpestare il mio Giardino

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