Rock Impressions

Dio - Dio's Inferno The Last in Live DIO - Dio's Inferno The Last in Live
SPV
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2006

Quando un’artista ha il carisma e la voce di Ronnie James Dio non c’è davvero niente di meglio di poterlo apprezzare in veste live. È proprio sul palco che il nostro riesce a dare il meglio di se, con le sue grandi interpretazioni. Ecco allora questo doppio live che sa un po’ di celebrazione, registrato durante il tour di supporto a Angry Machines fra il ’96 e il ’97. Elegante doppio cd in digibook con una scaletta da brivido che pesca con disinvoltura fra brani dei Rainbow, dei Sabbath e della carriera solista.

Al fianco del folletto troviamo Tracy G. alle chitarre, che non è bravo come Vivian Campbell, ma ci sa fare e il suo chitarrismo è molto irruente e selvaggio. Alla batteria siede quella macchina da guerra che risponde al nome di Vinny Appice, un vero grande. Larry Dannison si occupa del basso e le tastiere sono suonate da Scott Warren

Il primo cd è tutto dedicato alla carriera solista con predilezione in particolare dei primi due albums The Last in Line e Holy Diver, da questo secondo vengono presi ben cinque traccie, un paio sono tratte da Angry Machines, unica eccezione la mefitica “Heaven and Hell”. Nel secondo cd troviamo l’immensa “Mistreated”, “Mob Rules”, “Man on the Silver Mountain” e “Long Live Rock ‘n’ Roll” dei veri pezzi di storia dell’hard rock che nessuno dovrebbe non conoscere.

Ronnie è in una forma splendida, non ha più la potenza di un tempo, gli anni passano anche per lui, ma il carisma che esprime e la sua teatralità sono intatti. Per quanto mi riguarda in “Mistreated” Dio perde il confronto con Mr Glenn Hughes, che sta portando in giro una versione irrangiungibile di questa traccia immortale e anche JJ Marsh con la chitarra fa venire i brividi, mentre Tracy G. non scalda in modo altrettanto efficace l’anima, salvo però riscattarsi nel finale in modo piuttosto buono, e poi la fanno troppo metallica facendole perdere parte del pathos originario, ma Dio non teme certo paragoni e dà comunque la sua bellissima versione. Certo che il cuore però torna subito a battere forte quando parte la successiva “The Last in Line”, questo è il Dio che preferiamo. Non si può poi recriminare di fronte a “Rainbow in the Dark” o alla splendida “Mob Rules”.

Se posso fare un appunto mi sembra che poco meno di 90 minuti per un doppio cd live siano veramente un po’ poco, si poteva fare sicuramente di più, ma la scaletta è veramente gustosa per cui ci si può anche accontentare. Long Live Rock ‘n’ Roll! GB

Altre recensioni: Angry Machines; Dio At Donnington UK


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