Rock Impressions

Ernesto De Pascale - Morinig Manic Music ERNESTO DE PASCALE - Morning Manic Music
Il Popolo del Blues
Distribuzione italiana: Materiali Sonori
Genere: Rock
Support: CD - 2007

Cosa succede se per una volta un giornalista musicale passa dall’altra parte, se decide di infrangere il confine che divide critica dai “criticati”? A parte tutte le speculazioni che si possono pensare occorre una certa dose di coraggio e anche di incoscienza, ma soprattutto quello che dovrebbe animare il tutto è la passione, la voglia di essere almeno per una volta “artefice” e non solo “consumatore”. Credo che in fondo ogni “vero” giornalista musicale abbia sognato almeno una volta di passare dall’altra parte! Ernesto De Pascale ci ha provato con questo disco.

Morning Manic Music è un disco che sorprende sia per le sue intenzioni, che per quanto ci sta dietro, e mette a nudo la passione musicale del nostro che si esprime in un rock venato di blues, una via di mezzo fra la finezza di Donald Fagen, la sincerità di Bob Dylan e lo spirito americano di Neil Young o di Billy Joel. Le nove canzoni proposte sono state composte di prima mattina, ecco il significato del titolo (estrapolato da una frase di Grace Slick davanti al pubblico di Woodstock), anche se a volte il genere proposto possa far pensare più ad una musica notturna e intimista. Sull’album troviamo il contributo del chitarrista Ken Nicol (degli Steeleye Span, esponente importante della scena folk rock inglese) e quello di Joe Broughton (Albion Band). A questi due artisti si aggiungono la giovane e promettente Giulia Nuti alla viola, il bravo Guido Melis al basso, Lorenzo Desiati alla batteria e altri ancora, vari musicisti dell’underground fiorentino.

Il tema portante dell’album è il viaggio come metafora della vita, si susseguono quindi come dei flashback i brani, come finestre aperte sul mondo esteriore che riflette quello interiore e propone un continuo dentro e fuori dal proprio “io”. Il disco è diviso idealmente in due parti, nella prima ci sono momenti graffianti come la title track o “It’s Tomorrow”, che mi ha ricordato molto certe cose di Julian Cope, altri poetici e rilassanti come “Lost Hollywood”, altri ironici e divertenti come “Blackpool Babylon”, c’è il rock sofisticato di “About A Girl” alla Fagen.

La seconda parte si apre con la dolce chitarra acustica di “I’m Only Playing the Game” dal sapore molto folk, “Endless Flight” sembra una “chanson” francese, dopo una partenza blues molto intimista diventa un po’ più rock “There Will Always Be a Light”, davvero un brano di gran classe. Chiude la partita “Till Morning Comes” ed è il rock più classico a prendere il sopravvento. De Pascale conosce la materia e la sa trattare, ne consegue un disco molto ben fatto, un piccolo gioiello nel panorama italiano e al tempo stesso un album dal respiro internazionale.

Quindi la risposta alle domande iniziali è che Ernesto ha vinto la sfida e ha dato vita ad un album di cui può andare fiero. GB

Per un assaggio: www.myspace.com/morningmanicmusic


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