Rock Impressions

Dead Guitars - Flags DEAD GUITARS - Flags
Echozone
Distribuzione italiana: -
Genere: Post Rock
Support: CD - 2009


I Dead Guitars sono una formazione tedesca giunta al secondo album, su di loro non c’è ancora molto da dire, se non che dopo aver suonato come supporto ai Mission, ben tre ex componenti della band inglese, Wayne Hussey, Mark Thwaite e Richie Vernon, hanno collaborato ad altrettanti brani di questo disco. La band sta attirando su di se una certa attenzione per un post rock efficace, che pesca a piene mani dal pop evoluto inglese, dai Depeche Mode ai Radiohead, passando per U2 e Smiths, con un gusto vagamente dark e romantico. Il mix che esce è fresco e intrigante, anche se non è così originale come si potrebbe pensare.

Si tratta di un rock impegnato in una ricerca che emerge chiara da subito, con le note incisive della malinconica “Pristine”, dove fa capolino Thwaite, quasi un ambient rock, che cerca di unire melodie oniriche ad un tessuto leggermente graffiante. Ma ecco che la cantilenante “Watercolours” appare già stanca e priva di nerbo. Meglio la malinconica “Isolation” con Hussey che aggiunge pathos a questo brano stralunato. Ma la piece migliore di questo primo lotto è la romantica “Blue”, molto vicina a certe intuizioni degli Smiths di Morrissey. Il disco prosegue su queste linee fino alla fine e a boccie ferme il bilancio complessivo non è così esaltante come poteva sembrare dalle buone premesse.

Le buone intenzioni non bastano, forse mi sbaglio visto che i Mission quasi al completo hanno creduto in questi musicisti, ma a me questo pop fiacco e stiracchiato convince poco, o meglio le idee sono buone i risultati meno. GB

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