Rock Impressions

Dark Empire - From Refuge to Ruin DARK EMPIRE - From Refute to Ruin
Nightmare Records
Distribuzione italiana: -
Genere: Power Metal
Support: CD - 2012
Voto: 70/100


Il New Jersey non è solo la patria di Bon Jovi e Bruce Springsteen (oltre a decine di altri artisti), ma anche dei Dark Empire, tosto trio formato da Brian Larkin (vc), Matt Moliti (ch) e Randy Knecht (bs) che si avvale per la realizzazione del proprio terzo appuntamento discografico del batterista Matt Graff.

Parto subito avvisandovi che non sono mai stato un amante dei 'growls' che i DE utilizzano qua e là e, a mio parere, piuttosto a sproposito perchè il loro power metal sinfonico merita ben altre soluzioni musical/vocali.

Le nove canzoni canzoni racchiuse in "FRTR" offrono, nella parte strumetale, delle interessanti e coinvolgenti partiture che il gran lavoro di Moliti alla chitarra rende varie e complesse sia in fase ritmica che solista, il tutto arricchito da un competente lavoro di tastiere impiegate solo laddove necessarie. Il forsennato drumming di Graff non si limita ad una sterile esibizione muscolare di doppia cassa a manetta e ben segue le complicate evoluzioni sonore, formando con Knecht un'affidabile e potente sezione ritmica. Anche Larkin, che sostituisce Jens Carlsson, esibisce un potente e virile contributo vocale che offre alla proposta dei DE un'aurea melodica che viene inopinatamente alternata ai sempre più invadenti growls di Moliti, ed è proprio quest'ultimo aspetto che maggiormente mi indispone ed annoia.

Stilisticamente i Dark Empire ammettono di ispirarsi ai Symphony X, ma si possono tranquillamente aggiungere riflessi di Nevermore e qualche vaga reminiscenza progressive che ogni tanto si manifesta sotto forma di passaggio di flauto o intarsio di tastiere e, ne converrete col sottoscritto, i momenti migliori e più riusciti sono proprio quelli dove Moliti si concentra esclusivamente sul proprio lavoro chitarristico come la titletrack o i quattordici minuti della conclusiva "The Cleasing Fires" (in realtà in quest'ultimo caso qualche growl lo si deve sopportare, purtroppo).

La band si deve chiarire bene le idee sulla direzione da intraprendere e perseguire perchè così le numerose idee sembrano spesso appiccicate senza troppo criterio ed alla fine si resta con la forte sensazione che "FRTR" sarebbe potuto essere un bellissimo disco se solo vi fosse stata una regia più abile nel songwriting.
Se volete approndire la conoscenza, andate sul loro sito Facebook. ABe

Facebook


Indietro alla sezione D

Flash Forward Magazine

 

Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | MySpace | Born Again |