Rock Impressions

Massimo Cotto - Rock Bazar MASSIMO COTTO
Rock Bazar e Rock Bazar Volume Secondo
Edizioni Vololibero 2013 e 2015
Massimo Cotto - Rock Bazar Volume Secondo


Credo che Cotto non abbia bisogno di grandi presentazioni, è una delle colonne portanti del giornalismo musicale italiano, in particolare in ambito rock. Autore di più di trenta libri e Dj di svariati programmi radiofonici, da alcuni anni su Virgin Radio porta avanti la trasmissione che ha dato il titolo e spunto a questi due volumi. Il format si basa sul racconto di aneddoti veri o presunti tali, alcuni diventati leggendari, altri meno noti e per questo più intriganti, sui dietro le quinte della vita di molti famosi artisti rock. Cotto con la sua esperienza ha raccolto questi aneddoti da fonti credibili, spesso in prima persona dagli artisti stessi.

Fra primo e secondo volume abbiamo la bellezza di mille racconti, una miniera di storie, che ci svelano il lato più umano, e non sempre migliore, di molti personaggi della musica che negli anni abbiamo amato. Non ha certo senso fare nomi o ricordare qualche aneddoto in particolare, tanto è il materiale presentato. Si può però dire che sesso, alcol e droga sembrano essere ingredienti molto più importanti della musica stessa, quasi che possono essere confusi con lo scopo per cui molti dei nostri eroi sono diventati musicisti.

È un po’ come alzare il sipario sugli eccessi che molto spesso abbiamo immaginato o finto di non vedere. Il rock è anche questo, vite sregolate oltre ogni misura. Alcune storie sono divertenti e fanno ridere, altre sono terribilmente serie, altre ancora commuovono, dietro ci sono vite di uomini e donne che hanno vissuto ogni giorno come se fosse l’ultimo.

Questi libri possono essere letti in molti modi, anche a caso, perché ogni storia è a sé. La domanda è: quanto vanno presi sul serio? Tutti abbiamo giocato al “telefono senza fili” e abbiamo scoperto come una frase possa subire modifiche, man mano che passa di bocca in bocca. Se poi passano anni dall’accaduto ecco che allora i confini tra il reale e l’immaginario diventano sempre più labili, ma questo non toglie un grammo di fascino alle storie raccontate in questi libri. Oppure bisogna pensare al pescatore che indica con le mani all’amico quanto era grosso il pesce pescato, per scoprire quanto anche la nostra memoria faccia strani scherzi. Sta di fatto che questi libri sono un affresco a tinte forti e al tempo stesso fosche su un mondo che nel bene e nel male è entrato con prepotenza nella vita di ciascuno di noi. GB




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