Rock Impressions

Contraluz - Novus Orbis
CONTRALUZ - Novus Orbis
Selfproduced
Distribuzione italiana: -
Genere: Prog
Support: CD - 2011

Per chi non lo sapesse, il Sud America ha una tradizione prog molto sviluppata, vi abbiamo già presentato molti artisti di questa scena ricca di talenti e quindi non vi dovrebbe sorprendere di incontrare questa formazione argentina, nata alla fine degli anni ’60, ma che a causa di varie vicissitudini non è stata molto prolifica (se non ho capito male ha subito la mannaia della censura ad inizio carriera), infatti questo Novus Orbis è il loro quarto album, comunque sono considerati fra i capostipiti del prog in patria. Il gruppo è composto da quattro elementi, i due fondatori i fratelli Carlos Barrio (chitarre e flauto) e Néstor (batteria e percussioni), dal tastierista e cantante Jaime Fernández Madero e dal bassista Freddy Prochnick.

Il gruppo argentino nel proprio sound miscela elementi folk propri, fusion e rock sinfonico, all’insegna di una proposta ricca e suggestiva, sicuramente originale. L’avvio del disco è affidato alla pomposa ed epica “La Manopillacion del Censor”, molto piacevole il riff portante, per un brano che è una prova di orgoglio e di forza, ottima l’integrazione dei vari elementi, tra rock e tensioni folk, un suono variopinto e pieno della solarità tipica di molte formazioni sudamericane. Molto più riflessiva e old fashioned è “Cahita de Música”, che propone un bel testo e delle linee melodiche molto piacevoli. Ottima la costruzione armonica di “Lléname de Sol”, che parte da un’idea semplice e pian piano sviluppa un ritmo etnico coinvolgente, uno dei brani dove si sente di più la componente folk. I brani sono mediamente lunghi e ricchi, il disco si fa ascoltare molto bene e l’autoproduzione ha portato comunque a risultati più che soddisfacenti. Abilità e bravura non mancano a questi rodati musicisti, che hanno realizzato un disco bello da ascoltare, fatto con vera passione e soprattutto con calore. Ogni brano ha una sua fisionomia e le sorprese non mancano lungo tutto il cd.

Questo disco è ovviamente destinato principalmente ad un pubblico amante della musica prog, ma possiede un buon umore e una vitalità, che può sicuramente piacere ad un pubblico più vasto, purtroppo temo che l’autoproduzione ne limiterà di molto la diffusione ed è un peccato, perché i Contraluz sono una band davvero piacevole. GB


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