| Non ho molte notizie sul chitarrista sperimentale Barry Cleveland, 
            in questo suo disco solista recentemente ristampato dalla Moonjune, 
            è accompagnato da una parata di artisti più o meno noti, 
            in particolare ricordo quello del bassista Michael Manring e dello 
            sperimentatore Forrest Fang, di cui avevo recensito un disco tantissimi 
            anni fa, che a distanza di anni ricordo ancora. Non riesco a citare 
            tutti i partecipanti, comunque si tratta di musicisti con una grande 
            preparazione, immagino gravitino nei circuiti jazz.
 
 Il primo brano è “Lake of Fire”, emerge subito 
            la voce sensuale e calda di Amy X Neuburg, il contesto è una 
            fusion apocalittica, oscura e post moderna di grande fascino, il testo 
            parla del ritorno di Gesù sulla terra e l’accoglienza 
            sembra più dura del previsto, la musica riflette quest’atmosfera 
            torrida, appunto un lago di fuoco. “Money Speaks” è 
            ancora una fusion dura e vagamente psichedelica di grande spessore 
            espressivo, nella fusion siamo abituati a dischi molto lighty e easy 
            listening, per cui mi piace molto pensare che qualcuno sia riuscito 
            a mostrare un lato più introspettivo in questo genere musicale. 
            “You’ll Just Have to See It to Believe” è 
            sognante e romantica, il tessuto musicale non cambia, ma è 
            più sperimentale, ottima. “Stars of Seyulita” è 
            una ballata dal sapore cantautorale, abbastanza onirica. “Warning” 
            è ancora molto sperimentale, quasi umoristica, non facile. 
            “What Have They Done to the Rain” ha una melodia non nuova, 
            ma il contesto ai limiti dello shoegaze è intrigante. “Abandoned 
            Mines” è un brano strumentale che aggiunge poco. In “Suicide 
            Train” continuano le atmosfere plumbee di questo cd molto particolare. 
            “Telstar” è il primo brano che presenta una melodia 
            solare e vagamente gioiosa, la luce dopo un lungo cammino di ombra. 
            Chiude la straniante “Dateless Oblivion & Divine Repose”.
 
 La presente ristampa contiene tre bonus tracks, che sono i remix di 
            altrettante tracce dell’album, la prima è il rifacimento 
            di “Abandoned Mines” di Forrest Fang, il suo trattamento 
            elettronico raddoppia la durata del brano, che diventa più 
            spirituale ed onirico. Il terzo brano è remixato in modo molto 
            più onirico. Infine viene rielaborata la prima track ad opera 
            di Evan Schiller, che la rende più elettronica togliendo qualcosa, 
            ma facendola diventare anche molto più dura.
 
 Disco molto particolare e intrigante questo di Cleveland, che si discosta 
            parecchio dai soliti modelli e offre una versione realmente personale 
            di stili musicali troppo spesso ripetuti sempre secondo canoni usuali. 
            Grande prova di carattere e di inventiva. GB
 
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