Rock Impressions

the Clairvoyants - Word to the Wise
the CLAIRVOYANTS - Word to the Wise
Valery Records
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2009


Questo nome suonerà familiare ai fans degli Iron Maiden, non solo un titolo di un brano, bensì una cover band. Fermi! Non fuggite via dalla recensione, sotto il nome di cover band è vero che si nascondono svariate insidie e che generalmente dopo l’ascolto si ha la voglia di prendere l’originale, ma il quintetto in questione ci prepara un disco davvero interessante. Fulvio Trinca segue a dovere la produzione e la band riesce a comporre nove brani davvero credibili, anche se ovviamente debitori alla Vergine Di Ferro. Per non parlare della ciliegina sulla torta, ossia il brano conclusivo del disco, “Hallowed Be The Name” (per chi non lo sapesse successo degli Iron Maiden) con il mitico Andrè Matos alla voce!

Gab Bernasconi (Voce), Luca Princiotta (Chitarra), Marco Demartini (Chitarra), Paolo Turcatti (Basso) e Manuel Pisano (Batteria), non sono degli sprovveduti, la tecnica esibita è paragonabile a quella della band presa in considerazione. Non a caso i The Clairvoyants hanno collaborato anche con artisti come Matos stesso, Timo Kotipelto (Stratovarious) e Blaze Bayley (guarda un po’ anche lui negli Iron Maiden). Il palco negli anni li ha forgiati a dovere ed oggi è giunto il momento di fare il passo importante, non cover ma brani propri ed il risultato, credetemi, supera nettamente la sufficienza. E’ inutile rimpinguare questa recensione di riferimenti, il discorso di per se è gia chiaro, tuttavia non mi esulo dal sottolineare alcuni passaggi davvero interessanti, come in “Journey Through The Stars”, dove il quintetto sfoggia al meglio quanto assimilato e anche una buona personalità.
Bravo Bernasconi al microfono nel non fare troppo il verso a Dickinson, ottima scelta, anche perché la sua voce è bella così com’è. Più personale “The Lone” e con “Choose The Truth” prosegue la cavalcata sopra le melodie ariose e sostenute. Bisogna giungere a “The Pain Of Sight” per staccare un momento e comunque ripartire con “Sheer Hate” fra rasoiate di chitarra. Ovviamente siamo anche di fronte a ritornelli epici e il gran finale con “Step Aside” (la mia preferita), “Closure”, la title track “Word To The Wise” e la gia citata (e perfettamente riuscita) “Hallowed Be The Name”, valgono il prezzo del biglietto.

Personalmente promuovo i The Claircoyants e li consiglio inevitabilmente a tutti gli amanti della NWOBHM, per gli altri beh, guardatevi intorno, anche se non escluderei a priori di entrare in un genere proprio anche grazie a questo disco. MS

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