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            disco mi ha procurato più di un capello bianco! Mai, prima 
            d'ora, ero stato così perplesso, ascoltando un album. Questi 
            giapponesi hanno prodotto un lavoro che fatico a descrivervi. Musica 
            molto teatrale (del resto, col nome che si sono scelti!), con un cantato 
            lirico ad opera di una singer dall'aspetto fragile, ma che possiede 
            una voce stupenda.
 Musica atmosferica che miscela temi classici ad un prog rock stile 
            Yes, una sorta di incrocio fra il gruppo albionico e i Rondò 
            Veneziano! Non mi credete? Ascoltate "A Dayfly and a Sunflower" 
            e vi renderete conto: primo, che non sono impazzito e secondo, che 
            il mio è un complimento. Ma ci sono troppi momenti deboli e 
            cali di tensione, il gruppo si compiace troppo di certe soluzioni 
            melodiche, che alla fine possono risultare stucchevoli come la melassa. 
            Il momento migliore del disco è senza dubbio la suite "Color 
            of Soul" che, in quasi venti minuti, è capace di tener 
            sempre vivo l'interesse dell'ascoltatore. Dolcezza, malinconia, romanticismo 
            sono le tonalità con cui i Cinema dipingono la loro musica, 
            la loro raffinatezza non è certo per tutti, ma sono un ottimo 
            gruppo, molto ricercato e molto personale.
 
 Non siate dei pecoroni e provate ad ascoltare qualcosa di insolito, 
            magari dovrete faticare un po', come me, ma alla fine questo CD potrebbe 
            anche piacervi! GB
 
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