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            Gli Hawkwind sono uno dei più longevi collettivi musicali di 
            sempre, fra discografia ufficiale e side projects non si contano i 
            titoli prodotti, roba da far ammattire i loro affezionati fans. A 
            questo elenco va aggiunto il presente doppio cd nato dalla collaborazione 
            fra Nick Turner (voce, flauto e sax), Helios Creed (voce, chitarre 
            e basso) e Jay Tausig (batteria, sintetizzatore e basso). Helios è 
            anche lui un personaggio da culto, coi Chrome prima e poi come solista, 
            ha prodotto una lunga serie di lavori all’insegna di un metal 
            psichedelico con forti influenze post punk, diventando col tempo uno 
            dei più credibili continuatori della tradizione degli Hawkwind. 
            Jay Tausig credi sia il meno conosciuto dei tre, ma ha alle spalle 
            una solida carriera e come solista sta realizzando un progetto piuttosto 
            ambizioso sui dodici segni zodiacali per altrettanti cd, illustrato 
            da Ed Unitsky.
 
 La musica manco a dirlo segue il canone space psichedelico della band 
            madre, musica cosmica e ipnotica, che potremmo definire trance rock. 
            Anche il gusto di Helios è palpabile e non si poteva avere 
            matrimonio più riuscito. Nei due cd troviamo otto brani, alcuni 
            lunghi che sembrano jam sessions totalmente improvvisate e altri più 
            brevi che spezzano un po’ la tensione dei precedenti. La libertà 
            espressiva di questi artisti da sempre rappresenta il loro punto di 
            forza, unito alla capacità di evocare scenari fantascientifici 
            di rara efficacia. È come la reiterazione di un rito, un’odissea 
            che non si è mai conclusa e che continua ad affascinare.
 
 Per tutti i fans dello storico combo inglese questo disco è 
            un must have, per chi non conosce lo space rock può essere 
            un buon viatico per iniziare l’esplorazione. Se poi aggiungiamo 
            anche gli estimatori dei Chrome e di Creed, allora questo disco è 
            davvero un oggetto da culto praticamente perfetto. GB
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