| Debutto discografico per questo progetto capitanato da Mox Christadoro 
            alla batteria. Lo affiancano Fabio Zuffanti al basso, Paolo Botta 
            alle tastiere, Pier Panzeri alle chitarre e Andrea Dal Santo alla 
            voce. L’obiettivo è di rileggere alcuni classici della 
            canzone italiana in chiave prog, se vogliamo è una specie di 
            percorso al contrario, infatti molti cantautori famosi ad inizio carriera 
            avevano di spalla gruppi prog, come la PFM che aveva suonato con De 
            André, tanto per fare un esempio, ma non è l’unico 
            caso. La canzone italiana in realtà è sempre stata vicina 
            a questo genere, vedi Battisti il cui nome compare in cataloghi specializzati. 
            La cura per certi arrangiamenti, la scelta di soluzioni ritmiche complesse, 
            alcune sperimentazioni sonore che farebbero invidia anche ad artisti 
            stranieri blasonati, sono tutti elementi che svelano la simpatia dei 
            nostri artisti per il rock meno convenzionale.
 
 Quindi in un certo senso questo disco è come se cercasse di 
            rimettere a posto le cose, dando il giusto spessore musicale a brani 
            che apparentemente potevano sembrare “leggeri”. Tra gli 
            autori omaggiati troviamo Dalla, Gaber, Vecchioni, Ruggeri, Venditti, 
            Baglioni, Mussida (che di prog ne sa qualcosa) e Battiato. I titoli 
            scelti non farebbero parte dei best of, sono quindi poco noti al grande 
            pubblico, questo ha permesso una certa libertà alla band e 
            il risultato che si ascolta è davvero sorprendente. In più 
            di un caso sono rimasto felicemente colpito da quanto proposto. Ci 
            sono momenti vicini all’hard rock, alla psichedelia, al sound 
            di Canterbury, una varietà che trasuda una profonda cultura 
            musicale, non è facile stravolgere dei brani in questo modo 
            e occorre anche una grande sensibilità artistica per mantenerli 
            convincenti, devo dire che questa è la sorpresa maggiore, perché 
            i Christadoro centrano pienamente l’obiettivo.
 
 Spero davvero che il progetto prenda piede per ascoltare altre produzioni, 
            perché questo è un disco prezioso. GB
 
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