|  
            Si possono coniugare virtuosismi mozzafiato e gusto melodico? A questa 
            domanda sembra rispondere il giovane svedese Patrik Carlsson con il 
            suo nuovo album, il primo “Phraseology” era uscito nel 
            2004 sempre su Lion Music. Del resto il titolo dell’album parla 
            chiaro, ma soprattutto è la musica che sgorga dai solchi di 
            questo dischetto a catturare l’ascoltatore.
 Il sound proposto da questo talento è un insieme di musica 
            folk svedese, jazz e tanto rock, spesso anche molto tirato. I primi 
            quattro brani sono veloci e pieni di fraseggi intricati, ma sempre 
            molto melodici ovviamente, poi arriva la lenta e intimista “Gate 
            to Heaven” dove Patrik ci mostra di saper andare anche lentamente 
            e di riuscire ad emozionare anche più di prima, se questo non 
            è talento? Le composizioni sono molto varie e Carlsson affronta 
            molti temi diversi, se aggiungiamo che suona anche tutti gli strumenti, 
            produce e arrangia, allora lo stupore per il suo lavoro diventa grande 
            e cresce l’ammirazione. Intanto lui continua a proporci le sue 
            invenzioni sempre piene di gusto ed ecco che arriva un pezzo dal sapore 
            latino come “Luxian Minor” dove il nostro fa il verso 
            a sua maestà Santana, senza temere il confronto però. 
            Un’altra cosa che sorprende è che gli assoli di Carlsson 
            sembrano uscire da una jam session, sembrano naturali e spontanei, 
            ma al tempo stesso sembrano anche il parto di un lavoro attento e 
            minuzioso di studio e ricerca artistica. Se non ne avete abbastanza 
            ascoltate “The Great A” e capirete il perché del 
            mio entusiasmo, ma le sorprese non sono finite, perché il viaggio 
            continua e ognuna delle sedici traccie contenute in questo cd riserva 
            delle piccole meraviglie, tutte da scoprire. GB
 |