| Candida Kandinskij è il progetto solista di Giovanni De Benedetto, 
            nato verso la fine del 2010 si è fatto notare grazie alla partecipazione 
            ad alcune colonne sonore realizzate per serie destinate al web e premiate 
            al Roma Web Fest. Premature è il primo album intero del nostro, 
            realizzato dopo alcuni Eps, il sound è un mix di rock ed elettronica 
            a sfondo decisamente dark, un mix ottenuto con riff ipnotici di chitarra 
            distorta mescolati a tappeti di sintetizzatori e tastiere, il gusto 
            è fortemente debitore del gothic punk più sperimentale, 
            con buone soluzioni melodiche per il cantato.
 
 Il disco si apre con “Obliquium”, inizialmente i suoni 
            minimali sono allarmanti, si crea un clima claustrofobico di attesa 
            che prende corpo in un crescendo a spirare di buona efficacia. L’inglese 
            cantato è un po’ scolastico, questo attraversa un po’ 
            tutti i brani a venire. Comunque musicalmente si tratta di un bel 
            brano, che ha personalità, l’elettronica dark mista ad 
            un riffing metallico genera atmosfere spettrali convincenti. “Lipstick” 
            è meno sperimentale della precedente, ma è un brano 
            comunque ruvido, ancora una volta emerge la forte personalità 
            di Giovanni. “Please” parte quasi dolce, poi arriva un 
            attacco soniko ai limiti del punk, sembra di ascoltare i primi Bauhaus. 
            “Bloomed Hole” è uno dei brani dalla struttura 
            più intrigante, alterna parti quasi ballabili a sfuriate shoegaze 
            metal. La strumentale “Bucolic” soffre di una produzione 
            non all’altezza ed ha un sapore troppo naif. Molto meglio “Black 
            Sun Day” che ripropone melodie post punk in un contesto elettro 
            dark, è sicuramente il territorio in cui Giovanni si esprime 
            meglio. Senza cali di tensione ci si avvia verso la fine del cd, ci 
            sono altri brani, ma che restano tutti nei confini tracciati in precedenza.
 
 Giovanni De Benedetto ha dato alle stampe un disco intrigante, pieno 
            di buone sperimentazioni, molto gotico se volete, quindi adatto alle 
            anime più notturne, ma essendo un primo lavoro è possibile 
            che coi prossimi lavori il nostro raffini sempre più il suo 
            stile, di certo ha dimostrato tanta passione. GB
 
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