| INTERVISTA 
            A NANDO BONINI - Il chitarrista di Vasco Rossidi Giancarlo Bolther
 
 Sei 
            diventato famoso per essere stato al fianco di Vasco Rossi per molti 
            anni, che tipo era Vasco come uomo e come musicista?
 Vasco è una persona molto sincera con gli altri, considera 
            che nell'ambiente dello spettacolo le doppie facce sono all'ordine 
            del giorno e mantenersi spontanei è molto ma molto difficile, 
            tutto sommato al di la di quello che si pensa, lui è se stesso 
            da sempre nel bene e nel male.
 
 Vasco viene quasi sempre associato all'immagine della "vita spericolata", 
            quanto c'è di vero in questo?
 TUTTO! Se per spericolata intendiamo una vita piena di errori voluti 
            e non voluti, di momenti di equilibrio e momenti di squilibrio, certezze 
            e dubbi, coscienza ed incoscienza. Davanti a Dio conduciamo un po' 
            tutti una Vita Spericolata che ci allontana spesso da Lui non ti sembra?
 
 Cosa gli hai detto quando hai deciso di lasciare per seguire 
            la tua nuova avventura musicale?
 Non ho deciso di lasciare quel lavoro sta di fatto che continuo 
            a collaborare ai suoi dischi, diciamo che ho lasciato il modo di vivere 
            quell'avventura per continuare a viverla in un'altra maniera.
 
 E lui cosa ti ha risposto? Siete ancora in contatto?
 Siamo in contatto per realizzare i dischi. Lui non si è 
            mai pronunciato sul mio cambiamento lo farà, non lo farà? 
            Chi può dirlo!!!
 
 Come e perché hai deciso di cambiare? Ci vuoi raccontare 
            come è avvenuta la tua conversione?
 Dio ha deciso per me! Facendomi rendere conto dei valori 
            che avevo perso, stando a girare vorticosamente su quella giostra 
            piena di attrazioni, che ti portano a perdere il senso del reale e 
            ti fanno credere di essere migliore di tutti. La mia ancora attuale 
            conversione sempre in movimento è cominciata con un dono che 
            Dio mi ha dato fin da quando ero bambino: una forte passione per la 
            musica. Per avvicinarmi a Se ha usato il mio orgoglio, la mia superbia 
            di musicista "affermato", trasformando il tutto in Disponibilità, 
            a mettere a disposizione per Lui e per gli altri la mia passione -il 
            mio lavoro-me stesso. Per farla breve, mi commissionarono nel '95 
            un musical sulla vita di San Francesco d'Assisi che per prestigio 
            personale (è una storia lunga) ho voluto accettare, ma che 
            poi si è rivelato un fantastico modo per cambiare il mio modo 
            di vedere la Vita e di cominciare a viverla come Dio vuole.
 
 Ci puoi raccontare come vivi oggi il tuo rapporto con Dio?
 Cerco di riconoscerlo in tutto ciò che faccio, che 
            dico e che vedo da quando apro gli occhi al mattino fino a quando 
            li chiudo, ovviamente con tutte le fatiche che questa ricerca comporta. 
            Cerco di respirare con Lui, anzi ho sempre pensato che anche il nostro 
            respiro sia Lui.
 
 Molti pensano che seguire Dio sia come perdere la libertà, 
            tu cosa ne pensi?
 Non giudico. anch'io pensavo così e forse in alcune 
            cose più difficili che Dio mi fa vivere penso ancora così, 
            però ho scoperto che essere liberi vuol dire non essere schiavi 
            di ciò che ti porta alla distruzione fisica-mentale–spirituale, 
            io devo vivere la mia vita sereno agli occhi e ai cuori di tutti è 
            così che posso glorificare questo grande dono che mi è 
            stato dato: la vita appunto! Essere costretti dai vizi è quella 
            la vera schiavitù! Non prendermi per moralista, mi raccomando, 
            chi ti scrive non è certo la perfezione in persona! Ma voglio 
            comunicare la bellezza di vivere liberi da tutto ciò che ci 
            abbruttisce.
 
 E' stata una scelta difficile? Hai trovato delle persone che 
            hanno cercato di farti cambiare idea? Ti sei mai pentito di aver lasciato 
            quel mondo?
 E' stato difficile apparentemente perché per un periodo 
            volevo smettere completamente di fare questo mestiere, perché 
            mi mancavano i momenti di gloria ecc...ecc... poi ho visto che non 
            mi era stato tolto niente di quello che mi serviva per proseguire 
            sulla strada ormai tracciata da sempre, dovevo solo aprire gli occhi 
            sulle cose che contavano di più nella vita. Ancora non so perché 
            Dio mi ha aperto gli occhi ma lo ringrazio tantissimo: ho rivisto 
            tante cose della vita come se fosse la prima volta, con gli occhi 
            sgranati di un bimbo! LO STUPORE
 
 In una tua intervista ho letto che spesso dici "purtroppo" 
            riferendoti al fatto di esserti ravveduto tardi, perché questo 
            rammarico?
 Purtroppo se guardo al tempo passato senza accorgermi di 
            quello che combinavo,
 ma ovviamente mi rendo conto che è anche passando per quelle 
            cose che oggi sto cambiando. (Ma non per forza però dovevo 
            passarci)
 
 I recenti fatti di cronaca hanno riportato alla ribalta l'associazione 
            fra show business e consumo di stupefacienti, sembra quasi che nessun 
            artista sia immune da questo problema, ma è proprio così?
 Si è proprio così!!!
 
 Vedendoti suonare è impossibile non notare la tua bravura, 
            suoni in modo molto istintivo, quali sono i modelli a cui ti ispiri 
            maggiormente?
 Avendo cominciato a 6 anni i primi riferimenti sono stati 
            Hendrix, Alvin Lee, Blackmore, ecc poi per passione e desiderio di 
            evolversi ed ovviamente per professione ho cercato nuovi spunti in 
            Van Halen, Satriani, Vai e chi arriverà mai in futuro!!!!
 
 Secondo te quali sono i chitarristi veramente importanti nella 
            storia del rock?
 Tutti quelli che hanno portato avanti la bellezza di questo 
            strumento. I nomi? Troppi!!!
 
 Nel mondo degli appassionati di musica si parla spesso della 
            tecnica in contrapposizione al feeling, anche se nessuno nega che 
            siano entrambe importanti, tu in che relazione li metti?
 Negli anni cerco di usufruire di tutte e due perché 
            uno utile all'altro!
 
 Hai già composto tre musical di ispirazione cristiana, 
            come affronti questi progetti a livello compositivo?
 Mi siedo nel mio studio carico di idee e con tanto entusiasmo 
            di poter realizzare un'altro spettacolo che mi permetta di portare 
            in giro per l'Italia il messaggio di Cristo, poi comincio giorno e 
            notte a registrare idee, arrangiamenti, testi, sceneggiature... per 
            me è come pregare in continuazione creare questo genere di 
            spettacoli. Quando è tutto fatto chiamo i miei collaboratori 
            (regista, scenografi, tecnici, artisti) e si pianifica la messa in 
            scena (prove e serate nei teatri). La persona che in assoluto mi è 
            più vicina contribuendo alla realizzazione è Marina 
            mia moglie.
 
 Hai già qualche idea per il tuo prossimo album, che 
            progetti stai realizzando?
 Si tratta di un altro musical su commissione, una storia 
            tutta Francescana.
 
 Recentemente hai partecipato al festival Cocktail dello Spirito, 
            un festival interamente dedicato alla musica rock di ispirazione cristiana, 
            che ricordi hai di questa esperienza e cosa ne pensi?
 Sono sempre dell'idea che più che fare musica Cristiana 
            bisogna fare musica da Cristiani.
 
 Pensi di partecipare ad altre iniziative di questo genere?
 Chi può dirlo, vedremo!
 
 Il rock cristiano è sempre stato considerato come un 
            sottogenere musicale, nonostante al suo interno ci siano ottimi musicisti, 
            molti addirittura lo ridicolizzano anche all'interno della chiesa 
            e lo sminuiscono, perché lo considerano come un povero tentativo 
            di rispondere al fenomeno molto più diffuso del rock cosiddetto 
            "satanico2, cosa ne pensi?
 Troppe etichette! la musica va fatta bene e per fortuna non 
            l'ha inventata satana! La musica è un dono di Dio e noi a volte 
            ne disponiamo male ed anche per fare del male!
 
 Secondo te cosa serve per dare dignità a questo "particolare" 
            genere musicale?
 Che si faccia con il cuore e capacità! Non basta accendere 
            il computer e dire "Signore mio ti voglio bene" e la canzone 
            è fatta! Poi non bisogna scontrarsi con nessuno, fare e basta! 
            senza competere: Cristo va in direzione opposta al demonio! Non si 
            mette in competizione con lui.
 
 Cosa pensi del rock satanico, dei gruppi che nascondo messaggi 
            subliminali e di tutto il can can che si fa su questi argomenti?
 Come dicevo prima: ecco come spesso noi utilizziamo male 
            i doni che Dio ci ha dato!!! Lo considero un modo stupido e pericoloso 
            di espressione se così la possiamo chiamare!
 
 Tu sei un vero rockettaro, secondo te il rock possiede veramente 
            la capacità di portare i giovani su una cattiva strada?
 Sono i contenuti delle canzoni e gli Idoli che noi ci facciamo 
            che ci possono indurre ad una distorta visione della musica a tal 
            punto che diventa formazione di vita di una persona e la induce anche 
            a gravi e tragici gesti. Chi fa musica dovrebbe avere un senso di 
            responsabilità sulle persone, sopratutto i giovani che spesso 
            grazie a certi contenuti vengono invece che rafforzati alla vita indeboliti 
            alla morte!! Si è possibile rovinare le persone anche con la 
            musica ma è anche possibile volere bene alle persone ed aiutarle 
            con la musica.
 
 Quali sono i feedback che ricevi dalla tua musica?
 Gli unici feed back che ricevo arrivano dalla chitarra con 
            troppo riverbero nei palasport!
 
 C'è stato qualcuno che ti ha ferito con delle critiche?
 Non puoi rimanere ferito dalle critiche perché se 
            sono negative ti abbassano un po' la cresta e la tua superbia per 
            un po' sta zitta, se invece sono positive non ti feriscono! quindi?
 
 Qual è stato il momento migliore della tua carriera 
            da quando hai intrapreso questa nuova strada?
 Quando vedo e sento la gente che incontro dopo gli spettacoli 
            che porta a casa qualcosa che parla di Cristo con la gioia nel proprio 
            cuore.
 
 Sei ottimista sul futuro, vedi dei segnali di speranza?
 Il futuro è per me quello che Dio mi ha promesso, 
            ci ha promesso e nient'altro. Speranza no, ma certezza che Dio non 
            ha parlato per niente!
 
 Vuoi chiudere quest'intervista con un messaggio finale?
 Non sono capace di dare messaggi! Ciao e grazie per l'opportunità 
            di questa intervista (forse un po' lunghina ma non volevi delle risposte 
            brevi!).
 
 GB
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