I Blind Guardian sono l'unico gruppo che negli anni 90 ha saputo rileggere
e ampliare un genere, l'heavy metal classico che sembrava ormai già
esplorato in tutte le sue parti, grazie a dischi formidabili come
Imaginations From The Other Side e Nightfall in the Middle Heart.
Tanto bravi su disco i nostri hanno sempre faticato a ripetersi nelle
esibizioni dal vivo (difficile dimenticare la delusione della prima
volta che li vidi live a supporto di Imaginations).
Consci di questo limite negli ultimi anni la band ha lavorato molto
in questo senso aggiungendo nelle loro esibizioni live un bassista
e un tastierista, che non compaiono nella formazione ufficiale.
Una crescita tecnica dei “titolari” ha fatto il resto;
ora Hansi Kürsch finalmente canta e non rantola, mentre tutta
la band si è compattata appoggiandosi al drumming forsennato
di Thomen Stauch. Li ricordo l'anno scorso al Wacken Open Air Festival,
dove fecero veramente uno show maiuscolo e metallico, una vera mazzata
ai miei vecchi pregiudizi.
Questo doppio dal vivo, quindi, rivaluta il lavoro in studio della
band supportata da un pubblico al limite del delirio, che spesso copre
la musica con forsennati cori da stadio. Era tempo che non sentivo
un disco dal vivo veramente capace di restituire l'atmosfera live,
inoltre non ci sono ritocchi in studio ed è questa la formula
vincente di queste registrazioni prese un po' da tutta Europa (Italia
compresa of course).
La scaletta è bilanciata tra vecchi e nuovi brani e l'acustica
“The Bard Song” raggiunge il picco più alto di
coinvolgimento, essendo praticamente cantata solo dal pubblico, da
pelle d'oca niente da aggiungere.
Live auto celebrativo si, ma intenso come pochi, irrinunciabile per
i vecchi fans e un buon punto di partenza per gli altri (ma c'è
qualcuno che ancora non li conosce?). MF
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