I Blindead vengono dalla Polonia e si cimentano in un metal estremo a forti tinte progressive, provate ad immaginare i Porcupine Tree in versione Black/Death Metal o qualcosa di simile, anche se Wilson e soci hanno sperimentato momenti estremi, quindi non è poi così difficile da immaginare, poi ci sono anche Anathema e Opeth, ma anche altri che hanno provato a sperimentare in questo campo, con risultati spesso molto interessanti.

Questo disco è la dimostrazione di come si possa fare metal brutale con una spiccata attitudine prog e sperimentale, ecco allora che i sette brani proposti ci guidano in un vortice di rara intensità, una metafora della vita contemporanea che brucia tutto e tutti sull’altare del consumismo sfrenato e del piacere fine a se stesso, ecco allora che un disco come questo può essere un utile percorso introspettivo alla ricerca di un senso della vita. Le mie parole possono sembrare paradossali, ma sono proprio le emozioni che ho provato ascoltando questo disco molto violento e cupo, un disco carico di tensioni distruttive, che mi hanno fatto pensare ai tanti mali dell’epoca moderna.

Di certo non è musica da ascoltare per rilassarsi, ma i Blindead sono una band che ha qualcosa da dire e ascoltarli può diventare un’esperienza molto interessante. GB

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