Rock Impressions

Bassinvaders - Hellbassbeaters BASSINVADERS - Hellbassbeaters
Frontiers
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2008

Chi ha detto che per fare del metal servono le chitarre? Questo super progetto è qui a dimostrare che si può fare del potente e devastante heavy metal anche senza l’uso di una chitarra, ma solo con basso e batteria! Quella che a tutta prima può sembrare una bizzarria in realtà ha una certa tradizione, non che ci siano molti esempi di questo tipo, ma formazioni come i Manowar hanno sicuramente preparato la strada a questo progetto. Se andiamo indietro negli anni ’70, ci sono state formazioni come i durissimi Dust, che avevano un bassista eccezionale molto in evidenza, poi c’erano i gruppi che avevano le tastiere al posto della chitarra come i Quatermass e un basso micidiale, ma la svolta è arrivata negli anni ’80 con il gruppo del folle Joey DeMaio, che è stato fra i primi ad utilizzare il basso come se fosse una chitarra, poi bisogna ricordare anche i Talas di Sheehan, ma cosa sarebbero stati i Maiden senza Steve Harris? Ma in tutti questi casi la chitarra c’era, solo che anche il basso giocava un ruolo importante. Più recentemente mi vengono in mente gli sperimentali Beehover, che hanno solo basso e batteria.

I personaggi coinvolti in questo progetto sono molti, in testa c’è Markus Grosskopf degli Helloween, che è la mente ispiratrice del progetto e che l’ha anche prodotto, poi ci sono tre nomi che sono una garazia assoluta (in senso metallico): Tom Angelripper (Sodom), Schmier (Destruction) e Peavy (Rage), ma non basta, ci sono altri quindici bassisti che forniscono degli assoli, fra questi spiccano il funambolico Billy Sheehan (Steve Vai, ex-Mr. Big, ex-David Lee Roth), Rudy Sarzo (DIO, ex-Ozzy Osbourne, ex-Whitesnake, ex-Quiet Riot), Lee Rocker (Stray Cats), Marco Mendoza (Thin Lizzy, ex-Whitesnake, ex-Ted Nugent), DD Verni (Overkill), Wyzard (Mother’s Finest), Dirk Schlächter (Gamma Ray), Joey Vera (Armored Saint, Fates Warning, ex-Anthrax), Stig Pedersen (D.A.D), Nibbs (Saxon), Tobias Exxel (Edguy), Jens Becker (Grave Digger, ex-Running Wild), Dennis Ward (Pink Cream 69), Peter Baltes (Accept), Jan S. Eckert (Masterplan) e Michael Müller (Jaded Heart), mi sembrava giusto citarli tutti. Poi come vocalist troviamo Apollo Papathanasio (Firewind, Time Requiem, Evil Masquerade, Majestic) e il frontman dei D.A.D Jesper Binzer. Infine come batteristi ci sono André Hilgers (Rage, Axxis, Silent Force) e Stefan Arnold (Grave Digger). Scusate se è poco!

Con un simile cast il sound non poteva che essere un devastante heavy metal senza compromessi e devo dire che a me il disco è piaciuto davvero molto. Roccioso e potente, ma soprattutto diverso da quanto si ascolta di solito, un metal senza chitarre, ma con una carica devastante da far impallidire. Sarà perché a me il suono del basso è sempre piaciuto, ma questo disco mi ha veramente dato la carica.

Non voglio aggiungere molto a questa già lunga recensione, Hellbassbeaters è un disco unico nel suo genere ed è anche molto bello, la mia speranza è che Markus trovi l’energia e il sostegno per regalarci un seguito di questo sorprendente album. GB


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