Rock Impressions

Gli Atroci - L'Armata del Metallo

GLI ATROCI - L'Armata del Metallo
Goat Records
Distribuzione italiana: ?
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2004

Disimpegno, divertimento, ironia e… messaggi metallari! Signori ecco a voi gli Atroci, per molti gli Elio E Le Storie Tese del Metal! Citazioni, richiami a brani famosi, siano essi Pop che metallici. La band si mostra in possesso di una invidiabile tecnica ed un affiatamento notevole, si passa dagli Helloween ai Manowar passando per Van Halen, Country, Rap, Twisted Sister e chi più ne ha più ne metta.

L’accento romagnolo a tratti non fa altro che accrescere la simpatia dell’ascolto, tutti i pezzi sono piccoli proclami al Dio Metal, come ad esempio “Fratelli Nella Fede”, ma gli argomenti trattati sono davvero tanti. Problemi di parenti, con suocere invadenti? Ci pensa “La Zincatura” a darci una dritta, anche se estrema! Stesso profilo al problema della capigliatura, risoluzione definitiva su una ritmica possente ed un ritornello quasi Rap.
Musica Western ed una problematica grave, in Texas non si ascolta Metal! Parliamone in “Sette Uomini”, geniale ragazzi, semplicemente geniale. Consegna delle tavole dei dieci Metallamenti da parte di Ozzy Osbourne in “I dieci Metallamenti” e… attenzione, possono venire le carie ai denti! Le sorprese non mancano, specialmente quando ci si imbatte addirittura con un brano degli 883 di Max Pezzali, “Lascia Stare”. Viene da chiedersi: "Ma che disco è?" Certo è che non dobbiamo considerare “L’Armata Del Metallo” un capolavoro di Hevy Metal, ma un campione di simpatia, questo si.

La band comunque si dimostra molto attenta ai particolari ed agli arrangiamenti, ascoltate “Ragazzi A Pezzi”, con Pupo, D’Alessio e Al Bano sfottuti bene, bene. Personalmente ritengo che Gli Atroci siano, più che Elio, gli Squallor del Metal.

Fottutamente vero quello che si dicono “Le Megere”, non ve lo dico, ascoltatelo... mentre crepo dalle risate quando ascolto l’adiacente “Nemico Dell’Igiene”, con voce alla UDO, incredibile, gli Accept che sparano fregnacce!

Sono volgari si, ma con giusta ironia, mai offensivi e sempre dentro i canoni della decenza, altrimenti non sarebbero stati recensiti in questo contesto. Mi chiedo ora perché devo privarvi del gusto della sorpresa, basta così, tanto il senso del disco lo avete capito. Le idee sono a centinaia, le risate assicurate, ma che aspettate ad ascoltarlo? Sembra proprio di fare un viaggio immenso nei generi musicali, allacciatevi le cinture, specialmente strette in pancia, c’è il rischio che vi sbudelliate letteralmente dalle risate. MS

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