Rock Impressions

Ange - Culinaire Lingus

ANGE - Culinaire Lingus
Musea
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Progressive
Support: CD - 2006

Gli Ange sono una delle band Progressive francesi più famose al mondo, con alle spalle una lunghissima e dignitosa carriera, partita sin dagli anni ’70. “Culinaire Lingus” è un disco registrato nel 2001 ed il cantante e leader Christian Decamps compone uno dei più moderni dischi della formazione, arricchendolo con influenze ambient, Metal ed elettroniche.

L’argomento principalmente affrontato nelle liriche è il sesso e conoscendo lo spirito di Decamps ci si poteva attendere anche di peggio. Invece il poeta si ferma ad una mezza misura, elegante ed inaspettatamente leggera con un gioco di equivoci fra l'amore per il cibo e quello per il sesso. Ci sono comunque esplicite allusioni (“On Sexe”), mentre l’innata ironia che lo contraddistingue fuoriesce di tanto in tanto. In due tracce troviamo la lunga mano dell’onnipresente Steven Wilson (Porcupine Tree, Blackfield, No Man), in “Jusqu’ Où Iront-ils” e “Cadavres Exquis”.

Davvero numerosissime le special guest, cito uno per tutti, il bravo chitarrista Jean-Pascal Boffo. Apre il disco proprio “Jusqu’ Ou Iront-ils” ed il Prog degli Ange si dimostra immediatamente opprimente ma allo stesso tempo coinvolgente. Buono il lavoro del basso di Thierry Sidhoum oltremodo adeguati gli interventi campionati. La sensazione di ansia si protrae nell’ascolto, ma “Cueillir Les Fruits Du Sèrail” riesce temporaneamente a spezzarla. Il suono si propaga quasi disarmonicamente, sostenuto dalla voce recitata di Decamps.
Gli Ange proseguuono il proprio cammino come un caterpillar, facendo sfoggio con orgoglio della loro robustissima personalità. Si resta estasiati quando la chitarra di Hassan Hajidi parte nei suoi assolo trascinati ed in crescendo, c’è solo da alzare il volume. Più Folk “Adrènaline”, finalmente un ritornello semplice ed un refrain gustosissimo, un momento di relax dopo un inizio davvero forte. Giocoso ed ironico “Farces Et Attrapes” nei suoi striminziti due minuti e mezzo, così brevi quanto ricolmi di idee e soluzioni, anche bizzarre. “Culinarie Lingus” ha fra le sue note fughe tastieristiche alla Genesis fine anni ’70 ed interventi Hard Rock. La voce di Caroline Crozat è sempre bella e sensuale, pennellata rosa sopra una tela ricolma di colori molto prossimi allo scuro. Ma il meglio arriva alla fine, nei ventidue minuti di “Cadavres Exquis”, un mare di Prog con la P maiuscola, suonato da un gruppo che mai ci stancheremo di ascoltare e sostenere.

Spazio all’arte, gli Ange parlano una lingua propria che non deve rendere niente a nessuno ed io sfido oggi a trovare un gruppo analogo. Mitici. MS

Altre recensioni: Tome 87;
Reves Parties


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