Rock Impressions

Agua De Annique - Air AGUA DE ANNIQUE - Air
The End Records
Distribuzione italiana: ?
Genere: Pop Minimalista
Support: CD - 2007


I Gathering sono stati uno dei gruppi doom metal più importanti ed originali degli anni novanta e sapere che la conturbante vocalist Anneke van Giersbergen ha deciso di abbandonarli fa un po’ male, ma al tempo stesso c’è anche tanta curiosità per questo suo nuovo progetto dal nome sofisticato. La direzione artistica intrapresa dalla nostra eroina però è molto distante da quanto partorito in passato. La musica è composta da Anneke in un arco temporale abbastanza lungo e riflette i suoi umori più intimi, ne esce un pop alternativo che ricorda certe cose di Bjork e di Kari (ex The Third And The Mortal).

L’album è costruito su un concept piuttosto insolito, la vita delle stewardess, ovvero delle hostess, donne quasi mitiche, che hanno alimentato le fantasie più disparate, Anneke ne vuole esplorare il lato più intimo e fragile, ovviamente da donna lo fa con estrema delicatezza e rispetto, ecco allora che i suoni malinconici e rallentati di “Beautiful One” aprono il cd con grande trasporto. Molto più sperimentale è “Witnesses”, costruita su melodie più veloci e claustrofobiche, torna velatamente un certo metal, ma è molto misurato, un brano che mostra tutta la personalità della nostra. “Yalin” mi ricorda un incrocio fra gli Smiths e i Radiohead e ci mostra come anche la musica minimalista possa essere creativa. “Day After Yesterday” è sempre molto intimista e ricca di umori femminili, un brano riflessivo e notturno, sulla stessa scia è la seguente “My Girl”. “Take Care of Me” è un brano strano, retto da poche note suonate su una chitarra acustica su cui domina un’intensa Anneke, senza la sua interpretazione sarebbe un brano insulso, ma con lei che ci delizia è pura magia. “Ice Water” è più facile da assimilare, ma anche più convenzionale. Con “You Are Nice” finalmente si torna ad ascoltare delle chitarre elettriche pesanti, anche se siamo sempre ad un livello molto sperimentale. Anche “Trail of Grief” è densa di energia e devo ammettere che questi sono i momenti che preferisco. Incantevole la poetica “Come Wander” presa dai telefilm culto Twilight Zone, solo Anneke e un leggero arpeggio acustico, molto intimo. “Sunken Soldiers” è il secondo brano non scritto dalla nostra e si sente, ma nel complesso si inserisce senza difficoltà. “Lost and Found” parte quasi sommessa per poi impennarsi verso il finale con un grande scatto d’orgoglio, dal sapore fortemente zeppeliniano. Chiude con dolcezza “Asleep” quasi una ninna nanna che Anneke dedica agli angeli rosa del cielo e non poteva essere diversamente.

Air è un disco insolito, che lascerà sconcertati i fans dell’olandesina, ma che segna una tappa importante della sua carriera, forse non molti la capiranno, ma Anneke ha dimostrato sia grande coraggio, perché non è un album commerciale, sia grande classe, poco importa se non sia un capolavoro, è comuque un disco intenso ed elegante al tempo stesso. GB

Live: 2013


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